STOCCOLMA (Reuters) - Il Ceo di Nokia, azienda produttrice di apparecchiature per le telecomunicazioni, si sta ritirando dal mercato russo, facendo un passo più lungo di quello della rivale Eircsson, che ha reso noto ieri di voler sospendere a tempo indeterminato le operazioni nel Paese.

Centinaia di aziende straniere stanno tagliano i ponti con la Russia dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina e le conseguenti sanzioni dell'Occidente nei confronti di Mosca.

Sebbene diversi settori, tra cui quello delle telecomunicazioni, siano stati risparmiati dalle sanzioni per motivi umanitari o simili, Nokia ha comunicato di aver deciso che lasciare la Russia è l'unica opzione possibile.

"Non vediamo alcuna possibilità di proseguire nel Paese nelle circostanze attuali", ha detto l'Ad Pekka Lundmark in un'intervista.

Il Ceo ha aggiunto che Nokia continuerà a offrire supporto ai clienti durante l'uscita dal Paese e che non è possibile dire a questo punto quanto tempo impiegherà a completare il ritiro.

Nokia ha fatto domanda per l'ottenimento delle licenze utili a fornire supporto ai clienti nel rispetto delle sanzioni attuali, si legge in una nota.

Sia Nokia che Ericsson riportavano vendite a cifra singola nemmeno troppo alte in Russia, mentre le aziende cinesi come Huawei e Zte detengono quote più ampie.

Nokia non prevede che la decisione possa avere un'impatto sulle previsioni per il 2022, ma ha affermato che porterà ad accantonamenti nel primo trimestre di circa 100 milioni di euro.

(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Stefano Bernabei)