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In un documento di consultazione diffuso questa settimana, visto da Reuters, l'Ufficio dei Servizi Finanziari e del Tesoro propone di espandere le esenzioni fiscali sulle plusvalenze per coprire le proprietà all'estero, i crediti di carbonio, i crediti privati, le attività virtuali, tra le altre attività, applicabili ai fondi offerti privatamente e ai veicoli di investimento di singoli family office idonei.
"La tassazione è una delle considerazioni chiave per il settore della gestione patrimoniale per decidere dove basare le proprie operazioni", si legge nella proposta, aggiungendo che il Governo si impegna a creare un ambiente favorevole all'industria della gestione patrimoniale.
Il Financial Times ha riportato per primo la proposta.
Hong Kong ha intensificato gli sforzi per promuoversi come hub globale leader nel settore degli asset digitali, con l'obiettivo di attrarre nuove fonti di capitale in un contesto di tensioni economiche e di altro tipo tra Cina e Occidente.
La proposta arriva mentre il Bitcoin è salito a livelli record e punta al livello psicologicamente chiave di 100.000 dollari, sostenuto dalla speranza che l'amministrazione del Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump crei un ambiente normativo favorevole alle criptovalute.
Hong Kong è il più grande hub asiatico di hedge fund e si classifica al secondo posto in termini di capitale in gestione nei fondi di private equity, secondo i dati ufficiali.
Ci sono più di 2.700 uffici monofamiliari che operano in città, oltre la metà dei quali ha un patrimonio superiore a 50 milioni di dollari USA, secondo le stime del governo di Hong Kong, che ha citato i dati di mercato.
La proposta suggerisce anche di estendere l'esenzione fiscale ai fondi pensione e ai fondi di dotazione.
