Il Presidente russo Vladimir Putin mercoledì ha messo in dubbio la necessità di detenere riserve statali in valuta estera, in quanto potrebbero essere facilmente confiscate per motivi politici, affermando che l'investimento interno di tali riserve è più interessante.

I Paesi occidentali hanno congelato circa 300 miliardi di dollari di riserve russe, accumulate grazie alle entrate energetiche inaspettate, all'inizio della guerra in Ucraina nel 2022. Sono in corso discussioni tra i Paesi del G7 su come questi fondi potrebbero essere utilizzati per sostenere l'Ucraina.

"Una domanda legittima: perché accumulare riserve se possono essere perse così facilmente?". Putin ha detto nelle osservazioni a una conferenza sugli investimenti. Ha suggerito che l'investimento dei risparmi statali nelle infrastrutture, nella logistica, nella scienza e nell'istruzione è più affidabile rispetto alla detenzione di attività estere.

Putin ha detto che l'attuale amministrazione statunitense sta minando il ruolo del dollaro come valuta di riserva nell'economia globale, utilizzandolo per scopi politici, costringendo molti Paesi a rivolgersi ad asset alternativi, tra cui le criptovalute.

"Ad esempio, il bitcoin, chi può vietarlo? Nessuno", ha detto Putin. Ha aggiunto che lo sviluppo di nuove tecnologie di pagamento è inevitabile, grazie ai loro costi inferiori e alla loro affidabilità.