J.P.Morgan ha previsto giovedì che la crescita delle stablecoin raggiungerà solo i 500 miliardi di dollari entro il 2028, definendo "troppo ottimistiche" le stime che parlano di mille miliardi, poiché vi sono poche prove di un'adozione mainstream di questi token ancorati al dollaro.
Le stablecoin hanno superato le loro origini legate al trading di criptovalute, attirando l'interesse di fintech e banche desiderose di velocizzare pagamenti e regolamenti. Questo fenomeno ha attirato anche l'attenzione dei legislatori statunitensi, che lo scorso mese hanno approvato al Senato il GENIUS Act, un passo che secondo gli analisti potrebbe portare la tanto attesa chiarezza normativa.
Prima dell'approvazione della legge sulle stablecoin al Senato, Standard Chartered aveva stimato che il mercato potesse raggiungere i 2 mila miliardi di dollari entro il 2028, mentre Bernstein, in una nota del 30 giugno, prevedeva una crescita dell'offerta fino a circa 4 mila miliardi nel prossimo decennio.
Tuttavia, secondo J.P.Morgan, l'adozione delle stablecoin nei pagamenti rimane minima, rappresentando solo il 6% della domanda, pari a circa 15 miliardi di dollari. La banca stima il mercato delle stablecoin attorno ai 250 miliardi di dollari, con l'utilizzo concentrato principalmente nel trading di criptovalute, nella finanza decentralizzata e come collaterale.
"L'idea che le stablecoin possano sostituire la moneta tradizionale per l'uso quotidiano è ancora lontana dalla realtà", ha dichiarato la società di intermediazione.
L'adozione delle stablecoin oltre i mercati crypto si scontra con ostacoli quali casi d'uso limitati e una regolamentazione frammentata, mentre l'espansione a livello internazionale risulta ancora contenuta, dato che la maggior parte dei Paesi si concentra sulle proprie valute digitali o sul rafforzamento dei sistemi di pagamento esistenti.
Nel mese di giugno, il governatore della banca centrale cinese ha promesso di espandere l'uso internazionale dello yuan digitale, o e-CNY.
Ant Group, affiliata del colosso dell'e-commerce Alibaba, ha annunciato l'intenzione di richiedere una licenza per emettere stablecoin a Hong Kong tramite la sua controllata internazionale Ant International, che gestisce l'app di pagamento mobile Alipay.
"Né la rapida espansione dell'e-CNY né il successo di Alipay e WeChat Pay rappresentano modelli per l'espansione futura delle stablecoin", ha concluso J.P.Morgan.