Un regolatore bancario statunitense di alto livello ha detto a diversi istituti di credito di smettere di dilettarsi direttamente con la criptovaluta nel 2022 e nel 2023, ma non ha detto loro di smettere di fornire servizi bancari alle società di criptovaluta, secondo i documenti pubblicati venerdì.

Un giudice ha ordinato alla Federal Deposit Insurance Corporation di fornire le versioni di 25 "lettere di pausa" di vigilanza inviate a banche non identificate, dopo che History Associates Incorporated, una società di ricerca ingaggiata dalla borsa di criptovalute Coinbase, ha fatto causa all'agenzia per rilasciarle.

L'FDIC ha pubblicato le lettere per la prima volta a dicembre, ma il giudice ha ordinato di ripresentarle con "riduzioni più sfumate".

Il contenzioso fa parte di una campagna di Coinbase per smascherare quello che, secondo lei e altre società di criptovalute, è stato uno sforzo concertato da parte delle autorità di vigilanza bancaria degli Stati Uniti per escludere le società di criptovalute dal sistema finanziario tradizionale.

Nel tentativo di contrastare queste affermazioni, venerdì la FDIC ha anche pubblicato un promemoria interno del 2022 che illustra come i supervisori dovrebbero valutare le richieste dei prestatori che cercano di trattare direttamente gli asset cripto, rispetto all'offerta di servizi bancari alle società cripto.

Insieme, i documenti forniscono un raro sguardo al processo di supervisione bancaria riservato. Essi suggeriscono che, sebbene gli esaminatori dell'FDIC siano stati cauti nei confronti del settore delle criptovalute, che è stato colpito da truffe, fallimenti e volatilità, non hanno ordinato alle banche di tagliare completamente fuori il settore delle criptovalute.

I documenti sono stati rilasciati settimane prima che l'amministrazione entrante del Presidente eletto Donald Trump delinei un'ampia revisione della politica di criptovaluta. Si prevede che Trump emetterà un ordine esecutivo che indicherà alle autorità di regolamentazione bancaria di essere più flessibili nei confronti del settore, potenzialmente già al momento del suo insediamento il 20 gennaio.

Diverse lettere della FDIC mostrano che il personale ha ordinato alle banche di sospendere le iniziative di criptovaluta o di astenersi dall'espandere ulteriormente i servizi di criptovaluta dei clienti. In altre, l'FDIC ha richiesto alle banche di rispondere a domande dettagliate prima di procedere ulteriormente con le iniziative cripto.

Il memo interno, nel frattempo, distingue tra una banca che si impegna direttamente in attività di criptovaluta, come la detenzione di asset di criptovaluta in custodia, e l'offerta di servizi bancari tradizionali per i clienti di criptovaluta, come la concessione di prestiti e la fornitura di conti di deposito. La prima categoria richiede un controllo più severo, si legge.

Il promemoria fa eco ai commenti fatti a dicembre dal Presidente della FDIC Martin Gruenberg, che ha dichiarato ai giornalisti che l'agenzia non "scredita" le imprese di criptovaluta in termini di accesso ai conti bancari, ma l'impegno diretto in criptovaluta da parte delle banche è "oggetto di attenzione da parte della vigilanza".

"Le attività legate alla criptovaluta possono presentare rischi significativi per la sicurezza e la solidità e per la protezione dei consumatori, nonché preoccupazioni per la stabilità finanziaria", si legge nella nota, aggiungendo che tali rischi sono ancora "in evoluzione".