Un'azienda di servizi finanziari per le criptovalute ha accettato martedì di dichiararsi colpevole per le accuse degli Stati Uniti di essersi offerta di contribuire a manipolare il mercato di un token digitale creato su richiesta dell'FBI per aiutare a scoprire le frodi nel settore delle criptovalute.

CLS Global, registrata negli Emirati Arabi Uniti, è stata una delle tre società e dei 15 individui accusati l'anno scorso dai procuratori federali di Boston a seguito di una nuova indagine sotto copertura incentrata sulla cripto.

L'indagine, denominata "Operazione Token Mirrors", ha segnato la prima volta in cui l'FBI ha diretto la creazione di un proprio token digitale, nonché di una finta società di criptovalute per aiutare ad adescare e catturare i truffatori sul mercato.

Un avvocato di CLS non ha risposto a una richiesta di commento.

L'azienda ha affermato di aver sempre cercato di prendere sul serio i suoi obblighi di conformità e di garantire che le sue operazioni rimanessero separate dai mercati e dai sistemi normativi statunitensi.

I procuratori hanno detto che CLS era uno dei tre cosiddetti market maker che offrivano servizi di trading illecito alle società di criptovalute e, durante l'operazione di sting, ha accettato di aiutare a manipolare il mercato del token NexFundAI, sostenuto dall'FBI, che opera sulla blockchain di Ethereum.

Nei documenti del tribunale, la società ha ammesso di aver accettato di fornire servizi per il token NexFundAI che includevano transazioni fasulle chiamate wash trading, progettate per gonfiare artificialmente il volume o il prezzo di negoziazione di un'attività.

I procuratori hanno dichiarato martedì che CLS si sarebbe dichiarata colpevole di due capi d'accusa relativi alla manipolazione fraudolenta del volume di trading delle criptovalute e avrebbe pagato 428.059 dollari.

All'azienda sarà inoltre vietato di partecipare a transazioni di criptovalute su piattaforme di trading disponibili per gli investitori statunitensi o di fornire servizi a clienti statunitensi di criptovalute, hanno detto i procuratori.

CLS Global si è anche impegnata a rilasciare certificazioni annuali sulle sue pratiche commerciali e ha accettato di patteggiare le relative accuse civili da parte della U.S. Securities and Exchange Commission.