(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 08 apr - Le condizioni di finanziamento delle imprese dell'area dell'euro si sono ulteriormente inasprite nel primo trimestre del 2024, ma in misura minore rispetto al quarto trimestre del 2023. E' quanto emerge dalla 30esima edizione dell'indagine sull'accesso ai finanziamenti delle imprese (Safe) pubblicata oggi dalla Bce. Le percentuali nette delle imprese che hanno segnalato aumenti dei tassi di interesse sui prestiti bancari e aumenti degli altri costi di finanziamento (vale a dire spese, commissioni) sono entrambi fortemente diminuiti, scendendo al 43%. Un 1% netto di imprese ha segnalato un calo della necessità di prestiti bancari nel primo trimestre del 2024, rispetto a un 4% netto che segnalava aumenti nel quarto trimestre del 2023. Allo stesso tempo, un numero minore di imprese ha segnalato un calo della disponibilità dei prestiti bancari, con un 3% netto di imprese che indica un peggioramento, in calo rispetto al 9% del quarto trimestre del 2023. Pertanto, l'aumento del gap di finanziamento è stato inferiore rispetto alla precedente indagine. Guardando al futuro, le imprese sono diventate più ottimiste riguardo alla disponibilità di prestiti bancari nei prossimi tre mesi. Le imprese percepiscono le prospettive economiche generali come il principale fattore che ostacola la disponibilità di finanziamenti esterni, anche se in misura leggermente inferiore rispetto alla precedente indagine (con una percentuale netta del -26%, in calo dal -32%). Allo stesso tempo, la loro percezione della disponibilità delle banche a concedere prestiti, che riflette l'avversione al rischio delle banche, è ulteriormente migliorata (con una percentuale netta del 4%, rispetto all'1%).

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April 08, 2024 04:46 ET (08:46 GMT)