BANGALORE (Reuters) - La Banca centrale europea taglierà i tassi di 25 punti base alla riunione del 12 dicembre, secondo quasi tutti i 75 economisti interpellati da Reuters, e l'anno prossimo dovrebbe varare una riduzione del costo del denaro da almeno 100 punti base in un contesto che vede l'economia rallentare e crescere i timori per i dazi Usa.
Per il momento la Bce non dovrebbe intervenire a fronte delle turbolenze politiche che stanno scuotendo l'Europa con la caduta del governo francese.
I dazi minacciati dal prossimo presidente Usa Donald Trump e l'eventuale guerra commerciale che ne potrebbe derivare sollevano altri interrogativi sul fronte della politica monetaria che la Bce adotterà.
La maggior parte degli osservatori Bce non hanno apportato modifiche alla proprie previsioni sui livelli dei tassi rispetto al mese scorso, in attesa di ulteriori sviluppi.
Tra i 75 economisti interpellati, tutti tranne due prevedono un altro taglio dei tassi da 25 punti base al meeting della prossima settimana, in quello che, se confermato, sarebbe il quarto taglio di questa entità del 2024. Gli altri due economisti prevedono una riduzione da 50 punti base.
"Un taglio da 25 punti resta il nostro scenario di base e anche le parole degli esponenti del board Bce vanno in questa direzione. Anche se fosse confermato, le profonde incertezze per il futuro dovrebbero far sì che il messaggio veicolato dalla Bce sia soft e aperto", ha detto Jan von Gerich, analista capo di Nordea.
"La capacità di Trump di accrescere l'incertezza nella zona euro è grande...(e) il fatto che sia in Germania che in Francia manchi un governo forte fa sì che per l'Europa sia complicato prendere decisioni rapide e precise", ha aggiunto.
Circa l'80% degli interpellati - 60 su 75 - ha previsto altri due tagli dei tassi nel prossimo trimestre. Si tratta di una percentuale maggiore rispetto a circa il 70% di novembre. Trentanove hanno previsto altri due tagli da 25 punti base nel secondo trimestre, il che farebbe scendere il tasso al 2%.
Più del 75% degli economisti interpellati si aspetta che i tassi calino al 2% o sotto entro la fine del 2025. Anche in questo caso si tratta di una percentuale più solida rispetto al 70% di novembre e al 60% circa di ottobre, il che fa pensare che le probabilità propendono per più tagli che meno.
(Versione italiana Sara Rossi, editing Sabina Suzzi)