MILANO (Reuters) - Sul mercato interbancario della zona euro il tentativo dei contratti derivati è quello di allargare lo sguardo al di là dello scontato taglio dei tassi Bce della prossima settimana.

Come riflesso dalla pressione sui tassi di mercato - non soltanto in Europa, del resto - sul fronte della congiuntura il momento è tuttavia particolarmente delicato. Appare soprattutto chiaro che Francoforte intende mantenere un approccio di politica monetaria basato esclusivamente sui dati, senza legarsi ad alcun impegno.

La prospettiva non tranquillizza affatto il mercato, che naturalmente preferisce ipotizzare per il costo del denaro una traiettoria prevedibile di più ampio respiro.

L'interbancario europeo, come del resto il secondario, sembra inoltre sempre più sensibile alle aspettative sui tassi Usa. La principale fonte di tensione sui tassi di mercato - si è visto - è derivata nelle ultime settimane da dati macro Usa che hanno fatto slittare in avanti - se non addirittura messo in forse - le scommesse di una mossa espansiva da parte di Federal Reserve.

Qualcosa di molto analogo si è visto nella tarda mattinata anche dopo il dato sull'inflazione europea di maggio, passata secondo la stima Eurostat al tasso annuo di 2,6% contro 2,5% delle attese e rispetto a 2,4% di aprile.

Rispetto a un taglio da circa 57 punti base prezzato prima della pubblicazione del dato, il mercato monetario della zona euro vede ora una riduzione complessiva dei tassi Bce da meno di 55 centesimi da qui a fine anno.

Nel corso delle ultime settimane appare quindi gradualmente sfumata da prospettiva di una terza mossa espansiva sui tassi della zona euro per fine anno.

Stando ai commenti più recenti da parte di diversi consiglieri Bce, al di là del taglio della prossima settimana hanno tendenzialmente teso a ricordare che Francoforte non intende in alcun modo impegnarsi ex-ante sulle successive mosse di politica monetaria.

"Il previsto taglio dei tassi Bce darà un po' di sollievo nel breve termine" si legge in una nota degli analisti Ubs.

"Servirebbe però più chiarezza sul ciclo di allentamento Bce, mentre Francoforte sembra non volersi impegnare al di là dell'orizzonte di giugno. Riteniamo che continuerà a seguire un approccio 'data dependant' aggiunge la nota.

Le scadenze a brevissimo sono ancorate al livello di riferimento dei depositi, grazie a cuscinetto di liquidità in eccesso in leggero calo rispetto alla settimana scorsa ma di poco inferiore ai 3.200 miliardi di euro secondo i calcoli della stessa Bce.

Intorno alle 13,10 il tasso overnight viaggia a 3,995%, il tom/next a 4,025% e lo spot/next a 3,995%.

(Alessia Pé, editing Andrea Mandalà)