MILANO (awp/ats/ans) - La prossima settimana la lente dei mercati sarà sul Consiglio direttivo della Bce, in agenda giovedì, che potrebbe modificare l'indirizzo di politica monetaria, offrendo indicazioni più precise e formalizzate sulla direzione dei tassi e i tempi del processo. La previsione di Intesa Sanpaolo nella Weekly Economic Monitor è di 50-75 punti base di tagli nel 2024, seguiti da un'accelerazione a inizio 2025. E sempre in tema di banche centrali martedì si riunirà la Boj.

Negli Stati Uniti, i dati in uscita dovrebbero fornire ulteriore evidenza a favore di uno scenario di 'soft landing', ovvero di raffreddamento delle pressioni inflazionistiche. Il focus sarà sulla lettura preliminare del pil statunitense del quarto trimestre, l'attesa è di una crescita inferiore al 2%, a fronte di stime della Fed di Atlanta al 2,4 per cento.

Nell'eurozona sono attesi mercoledì i Pmi flash (da Francia, Germania, Ue e Regno Unito) che dovrebbero confermare come il ciclo abbia se non altro smesso di deteriorarsi: gli indici dovrebbero mostrare un recupero per il terzo mese tanto nella manifattura quanto nei servizi, pur rimanendo su livelli coerenti con una contrazione dell'attività. Da monitorare se le rinnovate tensioni in Medio Oriente stiano iniziando a riflettersi in un allungamento dei tempi di consegna nel settore manifatturiero anche se è possibile che gli effetti si vedranno nei prossimi mesi. L'Ifo tedesco (giovedì) potrebbe risultare poco variato, per effetto di un possibile miglioramento delle aspettative con una una politica monetaria meno restrittiva.

Tornando agli Usa saranno pubblicati una serie di dati importanti in vista della riunione del Fomc di gennaio. Mercoledì 24 le stime flash degli indici pmi composito e servizi, previste in modesto aumento, e manifatturiero in contrazione. Il giorno dopo, oltre al pil, sarà la volta degli ordini di beni durevoli di dicembre, attesi in crescita ma in rallentamento su novembre. A chiudere la settimana reddito e spesa personale e deflatore dei consumi.

Infine ancora in calendario le trimestrali. Oltreoceano J&J, Netflix, Texas Instruments, Verizon (23 gennaio). IBM, Tesla (24 gennaio); Intel, Visa (25 gennaio); American Express (26 gennaio). Nel Vecchio Continente Asml Holding, Sap (il 24 gennaio) e Lvmh, Stm (il 25 gennaio).