(Alliance News) - Tra il 2025 e il 2027, l'Autorità Bancaria Europea e la Banca Centrale Europea hanno avviato uno stress test per valutare l'impatto di uno scenario avverso sulle banche europee, considerando gravi tensioni geopolitiche, recessione globale, crollo del Prodotto Interno Lordo - meno 6,3% cumulativo -, disoccupazione all'11,6% e inflazione al picco del 5%.

Come scrive Il Sole 24 Ore martedì, l'esercizio coinvolge 64 banche europee monitorate dall'EBA e 96 dalla BCE, misurando resilienza e capitale prudenziale, con focus su rischi di credito e operativi.

Lo stress test 2025, più severo rispetto al 2023, include l'aumento dei tassi, l'allargamento degli spread sovrani - più 200 punti base - e il calo dei mercati azionari. Per la prima volta, le modalità sono state centralizzate per ridurre i costi e semplificare il processo. I risultati, attesi per agosto, contribuiranno al calcolo dei requisiti prudenziali di secondo pilastro.

La BCE rafforza i controlli sulle informazioni fornite dalle banche, con possibili ispezioni aggiuntive in caso di stime troppo ottimistiche. L'impatto dello scenario include rischi nei settori manifatturiero, agricolo e immobiliare, valutando sovranità fiscali e rischio contagio.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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