HELSINKI (Reuters) - La politica monetaria della Banca centrale europea è riuscita a ridurre le pressioni sui prezzi.

Lo ha detto il membro finlandese della Bce Olli Rehn.

La scorsa settimana la Bce ha tagliato il tasso di riferimento da un livello record ma non ha fornito indicazioni chiare su ulteriori riduzioni, date le prospettive incerte sull'inflazione dopo i forti dati sui salari e sull'inflazione.

"È importante vedere il quadro generale. Sono stati compiuti notevoli progressi nel riportare l'inflazione verso l'obiettivo, soprattutto da settembre 2023", ha detto Rehn in un comunicato.

L'inflazione è scesa di oltre 2,5 punti percentuali dall'ultimo aumento dei tassi della Bce nel settembre 2023, ha aggiunto.

L'inflazione dovrebbe tornare all'obiettivo di medio termine della Bce del 2% nell'anno a venire, nonostante il suo percorso discendente "sia rallentato un po' negli ultimi mesi", ha affermato Rehn.

Dopo il taglio di 0,25 punti percentuali della scorsa settimana, il nuovo tasso sui depositi della Bce si attesta al 3,75%.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Gianluca Semeraro)