(Alliance News) - Venerdì, le piazze europee - confermando il mercato dei future - si sono direzionate verso un'apertura ribassista, con le vendite che stanno portando il listino meneghino in area 34.100, con i dati economici statunitensi, più forti del previsto, sollevano il timore che la Federal Reserve possa ulteriormente rimandare il taglio dei tassi d'interesse.

Anche i dati sull'inflazione britannica, più forti del previsto, hanno offuscato le prospettive della politica monetaria della Banca d'Inghilterra mentre la Banca Centrale Europea sembra ancora sulla buona strada per iniziare a tagliare i tassi a giugno.

A questo proposito, la Danske Bank non prevede più che la Banca Centrale Europea abbasserà i tassi di interesse a settembre, citando l'inflazione costante e il forte inizio del 2024 dell'economia della zona euro.

I funzionari di Francoforte - per la banca danese - taglieranno i costi di finanziamento a giugno, come ampiamente previsto, e di nuovo a dicembre, hanno stimato gli analisti guidati da Piet Christiansen in una nota. I dati recenti indicano che la BCE può aspettare prima di intraprendere una serie di riduzioni, hanno sottolineato da Copenaghen nel focus sulla BCE.

Così, il FTSE Mib sta cedendo lo 0,8% a 34.183,80.

Il Mid-Cap segna un meno 0,4% a 47.495,56, lo Small-Cap sta lasciando sul parterre lo 0,6% a 28.841,22 e l'Italia Growth marca un rosso frazionale a 8.234,29.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sta cedendo lo 0,7%, il DAX 40 di Francoforte segna un meno 0,8%, mentre il CAC 40 di Parigi cede lo 0,5%.

Sul Mib, l'unico rialzista è Iveco, che si apprezza dello 0,3% dopo sette sedute ribassiste.

Banca Popolare di Sondrio cede invece il 2,4% dopo lo 0,6% di verde della seduta precdente.

Nelle retrovie anche Banca Monte dei Paschi e BPER Banca, che segnano un meno 2,2% e 1,8% rispettivamente. Da segnalare che per Rocca Salimbeni - che manca allo stacco del dividendo dal 2011 - l'attivo dall'inzio dell'anno supera il 62%.

Eni - in lettera dell'1,0% - ha fatto sapere giovedì che sarà avviata a giorni la prima tranche di un nuovo programma di acquisto di azioni proprie. Nel dettaglio, la prima tranche riguarderà un massimo di 6,4 milioni di azioni e per un esborso massimo di EUR150 milioni.

Sul MidCap, fra la minoranza dei rialzisti, Moltiply Group segna un più 1,3%, in scia al verde dello 0,8% della seduta precedente.

Maire Tecnimont avanza invece dell'1,3%. La company ha annunciato giovedì che un consorzio composto dalla controllata Tecnimont - Integrated E&C Solutions e da Baker Hughes si è aggiudicato da Sonatrach un contratto per la realizzazione di tre stazioni di compressione, nonché per il potenziamento del sistema di raccolta del gas, nel giacimento di gas di Hassi R'mel, 550 chilometri a sud di Algeri. Il valore complessivo del contratto è di circa USD2,3 miliardi, di cui USD1,7 miliardi di competenza di Tecnimont.

In coda, Pharmanutra sta cedendo l'1,7% con prezzo a EUR49,25 per azione, dopo due sedute chiuse in verde.

In coda, chiude il listino OVS, con la company dell'abbigliamento che si porta al ribasso del 2,2% a EUR2,63 per azione. Come scrive l'analisi di Teleborsa, "la tendenza di breve di OVS è in rafforzamento con area di resistenza vista a EUR2,71, mentre il supporto più immediato si intravede a EUR2,666. Attesa una continuazione al rialzo verso quota EUR2,754".

Sullo SmallCap, forza su Beewize, che si apprezza del 5,8%, rialzando la testa dopo due sessioni chiuse con candela rialzista.

Eems avanza invece del 5,0%, con prezzo a EUR0,3139 e con la capitalizzazione di mercato cresciuta quasi del 50% sul frame a sette giorni.

Landi Renzo segna invece un meno 4,6%, facendo seguito alla contrazione dell'1,5% della vigilia in attesa dei conti previsti in giornata. Il titolo - che manca allo stacco del dividendo dal 2011 - nella piattaforma MarketScreener ha un fair value di EUR0,46 sulla media di tre analisti, risultando così sotto-prezzato di circa il 37%.

Fra le PMI, Compagnia dei Caraibi cede il 6,3%, con nuovo prezzo a EUR1,30 per azione. Da segnalare che il titolo nell'ultimo mese ha più che raddoppiato il market cap, con un incremento di oltre il 114%.

Allcore cede invece il 3,9%, con i trader che attendono i conti in pubblicazione per martedì.

Bene Culti Milano, su del 2,6%. Il titolo - che ha staccato il dividendo un mese fa - sul settimanae segna un meno 12%.

A New York, ieri sera, il Dow ha ceduto l'1,5%, il Nasdaq ha chiuso in ribasso dello 0,4%, mentre l'S&P 500 ha lasciato sul parterre lo 0,7.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha ceduto l'1,2%, lo Shanghai Composite sta marcando un rosso dello 0,4%, mentre l'Hang Seng segna un meno 1,5%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0823 da USD1,0826 di giovedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,2700 da USD1,2713 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent si quota a USD81,12 al barile da USD81,78 al barile di giovedì. L'oro scambia invece a USD2.338,50 l'oncia da USD2.344,25 l'oncia di giovedì sera.

Il calendario macroeconomico di venerdì prevede, alle 1200 CEST, l'inizio della riunione dell'Eurogruppo.

Nel pomeriggio, Oltreoceano, dagli USA, arriveranno i dati sui beni durevoli.

Tra le società quotate a Piazza Affari, sono attesi i risultati di IIG, Landi Renzo e Mevim.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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