LONDRA/TOKYO (Reuters) - Il dollaro statunitense registra un forte rialzo, toccando massimi da oltre due mesi, dopo che i dati hanno mostrato che l'inflazione in Europa rallenta più rapidamente del previsto e la ripresa in Cina vacilla.
Questo aiuta l'indice del dollaro a salire dello 0,51% a 104,6, ai massimi dal 16 marzo.
I dati di oggi hanno mostrato che l'inflazione in Francia e in alcuni dei maggiori lender tedeschi si sta raffreddando rapidamente. Secondo gli analisti, i dati hanno ridotto le pressioni sulla Banca centrale europea (Bce) per continuare i rialzi dei tassi di interesse, il che riduce l'appeal dell'euro rispetto al dollaro.
Anche i deboli dati economici cinesi hanno favorito la valuta statunitense, secondo gli analisti. Da un sondaggio pubblicato oggi è emerso che l'attività manifatturiera cinese si è ridotta più velocemente del previsto a maggio, ultimo segnale che la ripresa post-Covid del Paese è incerta.
Lo yuan cinese cala ai minimi da novembre, a 7,126 dollari per dollaro.
In una giornata intensa sui mercati valutari, lo yen giapponese rimbalza contro il dollaro.
La sterlina cede lo 0,5% a 1,235 dollari.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)