Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da Rae Wee

Le azioni europee sembrano destinate a seguire la scia negativa dell'Asia lunedì, dopo un fine settimana dominato dalle notizie sull'escalation delle tensioni in Medio Oriente e dai timori di un conflitto regionale più ampio.

La fuga verso la sicurezza è iniziata con le voci della scorsa settimana di un attacco iraniano a Israele e, dopo un raid con circa 300 droni e missili, l'attenzione si sposta ora sulla risposta di Israele.

L'oro e il dollaro americano sono rimasti fermi, anche se lo yen, un tempo bene rifugio, è sceso ai minimi di tre decenni, ricordando che gli operatori di mercato continuano a considerare il Medio Oriente soprattutto come un rischio, anche se in crescita, mentre i tassi di interesse rimangono il tema principale.

Per limitare il rischio, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu che gli Stati Uniti non parteciperanno alla controffensiva contro l'Iran.

Tuttavia, il Cboe Volatility Index, o VIX - conosciuto come l'indicatore della paura di Wall Street - si aggira vicino ai massimi di cinque mesi.

I prezzi del petrolio sono stati scambiati al ribasso in Asia, anche se alcuni analisti hanno detto che ciò è dovuto al fatto che il rischio di ciò che l'Iran ha chiamato ritorsione era già stato prezzato la scorsa settimana e che i trader aspettano di vedere se le preoccupazioni di una guerra più ampia effettivamente precipitano.

I futures del Brent hanno oscillato intorno ai 90 dollari al barile, dopo aver toccato un massimo di circa sei mesi venerdì. Il prezzo del petrolio è salito del 17% su base annua, mentre i futures sul greggio statunitense hanno guadagnato il 19% su base annua.

Qualsiasi ulteriore aumento dei prezzi del petrolio verso i 100 dollari al barile sarà una notizia sgradita per i banchieri centrali che si battono contro l'aumento dei prezzi al consumo, con il rapporto sui prezzi al consumo degli Stati Uniti della scorsa settimana, più caldo del previsto, che continua a riverberare sui mercati.

Nel corso della giornata, i trader potranno farsi un'idea della forza dei consumatori statunitensi con i dati sulle vendite al dettaglio del mese scorso.

Questa settimana è prevista anche una serie di interventi della Federal Reserve, con i commenti del Presidente Jerome Powell martedì sotto i riflettori.

Con l'inflazione statunitense che ha superato le previsioni per tre mesi consecutivi, è difficile immaginare che il banchiere centrale più potente del mondo rimanga fedele al suo stesso tono un po' accomodante del mese scorso.

Sebbene il contesto geopolitico sia destinato a definire il tono della settimana, ci sono anche molti eventi economici da cui i trader potranno trarre spunto, dai dati sulla crescita economica del primo trimestre della Cina ai prezzi al consumo britannici.

È in corso anche la stagione degli utili negli Stati Uniti, che però ha avuto un inizio poco brillante dopo che i rapporti delle tre grandi banche - JPMorgan Chase & Co, Wells Fargo e Citigroup - hanno deluso gli investitori e fatto scendere Wall Street.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati lunedì:

- Produzione industriale della zona euro (febbraio)

- Vendite al dettaglio negli Stati Uniti (marzo)

- Guadagni di Goldman Sachs e Charles Schwab

- Interventi di Mary Daly e Lorie Logan della Fed