Il Ministro delle Finanze Fernando Haddad ritiene che il tasso d'interesse di riferimento del Brasile potrebbe essere inferiore di un intero punto percentuale rispetto all'attuale 11,75%, ha dichiarato in un'intervista pubblicata martedì.

La banca centrale dell'economia più grande dell'America Latina ha dato il via ad un ciclo di allentamento monetario ad agosto, dopo aver mantenuto i tassi ad un massimo di sei anni del 13,75% per quasi un anno. I responsabili politici hanno ora effettuato quattro tagli dei tassi di 50 punti base e hanno segnalato ulteriori riduzioni della stessa entità nelle prossime due riunioni.

Haddad aveva detto in precedenza di ritenere che i tagli dei tassi d'interesse avrebbero dovuto iniziare prima, in seguito al raffreddamento dei prezzi al consumo, ma nell'intervista ha riconosciuto che c'era una certa divergenza al riguardo in seno alla banca centrale.

"C'è stata una divergenza tecnica su quando iniziare i tagli", ha detto Haddad al quotidiano O Globo. "Credo che il tasso (chiave) Selic avrebbe potuto essere di 1 punto inferiore al livello attuale".

Il Ministro delle Finanze ha segnalato che il Presidente Luiz Inacio Lula da Silva non ha più problemi con il Governatore della Banca Centrale Roberto Campos Neto, che aveva criticato duramente all'inizio dello scorso anno per gli alti tassi di interesse.

Il primo incontro tra Lula e Campos Neto nel dicembre 2022 non è stato "positivo", ha detto Haddad, in vista del terzo mandato non consecutivo del leader di sinistra, ma un secondo incontro alla fine dello scorso anno è stato "molto positivo", ha aggiunto.

Campos Neto, il cui mandato termina quest'anno, è stato nominato a capo della banca centrale dall'ex Presidente di estrema destra Jair Bolsonaro, che ha perso contro Lula nelle elezioni del 2022.

Haddad, che si è candidato alla presidenza nel 2018 contro Bolsonaro mentre Lula era in carcere per accuse di corruzione poi annullate, ha detto di credere che il 78enne Lula cercherà la rielezione nel 2026.

"Questo non è discutibile", ha detto, aggiungendo che il Partito dei Lavoratori dovrebbe iniziare a pensare all'eventuale successore di Lula. Nel 2022, Lula aveva detto che non avrebbe cercato la rielezione, ma da allora ha dato segni di cambiare idea. (Servizio di Gabriel Araujo, a cura di Mark Potter)