BANGKOK (Reuters) - La Fifa ha richiesto una consulenza legale con urgenza sulla proposta avanzata dalla Palestinian Football Association (Pfa) di sospendere Israele a causa della guerra a Gaza, e ha promesso di affrontare il tema in una riunione straordinaria del proprio consiglio a luglio.

La decisione è stata presa dal presidente della Fifa Gianni Infantino durante il Congresso annuale a Bangkok, in cui il presidente della Pfa ha lanciato un accorato appello ai delegati affinché si tenga una votazione per sospendere Israele da tutte le competizioni nazionali e di club, accusandolo di molteplici violazioni dello statuto Fifa.

La proposta palestinese accusa la Israel Football Association (Ifa) di complicità nelle violazioni del diritto internazionale da parte del governo israeliano, di discriminazione nei confronti dei giocatori arabi e di aver incluso nel proprio campionato club che si trovano in territorio palestinese.

L'Ifa ha respinto le accuse.

La richiesta di sanzioni contro l'Ifa arriva due anni dopo la decisione della Fifa di sospendere la Russia dalle competizioni internazionali per l'invasione dell'Ucraina.

"La Fifa non può permettersi di rimanere indifferente a queste violazioni o al genocidio in corso in Palestina, così come non è rimasta indifferente a numerosi precedenti", ha detto il presidente della Pfa Jibril Rajoub.

"Quanto ancora deve soffrire la famiglia del calcio palestinese affinché la Fifa agisca con la stessa urgenza e severità con cui ha agito in altri casi? La Fifa considera alcune guerre più importanti di altre e alcune vittime più significative?"

Dopo il raid da parte di Hamas del 7 ottobre, che secondo Israele ha ucciso più di 1.200 persone, l'offensiva su Gaza ha provocato la morte di oltre 35.000 palestinesi, secondo i funzionari del ministero della Sanità di Gaza.

Israele afferma che i suoi attacchi prendono di mira i militanti.

Rajoub ha detto che 193 giocatori palestinesi sono stati uccisi, le infrastrutture calcistiche sono state distrutte, i campionati sono stati sospesi e la nazionale è stata costretta a giocare le qualificazioni per la Coppa del Mondo all'estero.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Gianluca Semeraro)