Uno sguardo alla giornata che ci attende sui mercati asiatici.

Giovedì si preannuncia una grande giornata per i mercati asiatici, in quanto gli investitori si preparano a un flusso di notizie aziendali ed economiche importanti, con in testa la decisione politica della Banca del Giappone e le rilevazioni ufficiali dell'indice dei responsabili degli acquisti in Cina per il mese di ottobre.

Sono previsti anche i dati sul PIL del terzo trimestre di Taiwan e Hong Kong, le vendite al dettaglio di Giappone e Australia e le ultime relazioni sugli utili di giganti regionali come Samsung, Panasonic e Sumitomo.

I rendimenti obbligazionari statunitensi sono rimasti invariati mercoledì, mantenendosi intorno a livelli che non si vedevano dall'inizio di luglio, mentre il dollaro è sceso dai massimi di tre mesi di martedì. Almeno questo non rappresenta un ulteriore inasprimento delle condizioni finanziarie.

Ma il rendimento a 10 anni interrompe una serie di cinque ribassi mensili, arrivando all'ultimo giorno di negoziazione di ottobre con un aumento di quasi 50 punti base nel mese. Il dollaro è in rialzo di oltre il 3%, pronto a registrare il maggior rialzo mensile in oltre due anni.

Anche le azioni statunitensi mercoledì non hanno dato una chiara direzione, con Wall Street che ha chiuso in leggero ribasso, ma gli investitori in Asia potrebbero ricevere un po' di impulso dagli utili del terzo trimestre di Microsoft e della società madre di Facebook, Meta Platforms, dopo la chiusura di mercoledì.

Entrambe hanno offerto prospettive ottimistiche, ma nelle contrattazioni after-hours le azioni di Microsoft erano leggermente più alte e quelle di Meta erano in calo del 3%.

Spostando l'attenzione sull'Asia, giovedì l'attenzione sarà rivolta a Tokyo, in particolare alla conferenza stampa del Governatore della BOJ, Kazuo Ueda, dopo la decisione della banca centrale, ampiamente prevista, di lasciare i tassi di interesse chiave in sospeso.

Gli investitori presteranno molta attenzione non solo al punto di vista di Ueda sulle prospettive macroeconomiche, ma anche al modo in cui pensa che lo stallo politico nel Paese dopo le inconcludenti elezioni generali di domenica possa avere un impatto sulla banca centrale.

Lo yen giapponese rimane debole in vista dell'incontro a circa 153,00 per dollaro, mentre l'indice Nikkei 225 è tornato sopra i 39000 punti ed è salito del 3,5% finora in ottobre. Questo segnerebbe il suo miglior mese da febbraio.

Gli investitori devono anche attendere i PMI 'ufficiali' della Cina per ottobre. Sarà troppo presto perché la bufera di misure di stimolo fiscale, monetario e di liquidità di Pechino abbia avuto un impatto diretto, ma qualsiasi sorpresa positiva sarà forse colta più del solito.

Gli economisti intervistati da Reuters si aspettano che il PMI manifatturiero dell'Ufficio Nazionale di Statistica si attesti a 49,9, mostrando che l'attività delle fabbriche si è contratta in ottobre per il sesto mese, ma con un margine minimo e vicino a tornare a crescere.

Le azioni cinesi continuano a scambiare pesantemente, la loro debolezza mercoledì ha fatto scendere le azioni asiatiche più ampie dello 0,8% ai minimi di un mese. L'indice azionario MSCI Asia/Pacifico ex-Giappone è in calo del 3,5% a ottobre, in linea con il peggior mese da gennaio.

Ecco gli sviluppi chiave che potrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati giovedì:

- Decisione sui tassi d'interesse in Giappone

- PMI manifatturieri e dei servizi 'ufficiali' della Cina

- PIL di Taiwan (3° trimestre)