SINGAPORE/LONDRA (Reuters) - Lo yen guadagna terreno sulle crescenti scommesse su un rialzo dei tassi alla prossima riunione della Banca del Giappone mentre il calo dell'inflazione britannica ha fornito sollievo alla sterlina, anche se i trader rimangono alla finestra in attesa dei dati sull'inflazione statunitense.
L'indice Cpi statunitense di dicembre è il principale evento macro della settimana e un dato per la componente 'core' superiore al +0,2% congiunturale previsto dai mercati potrebbe limitare ulteriormente la possibilità di tagli dei tassi della Federal Reserve quest'anno.
Uno scenario simile potrebbe innescare un ulteriore sell-off obbligazionario a livello globale questo mese, movimento che ha sostenuto anche il dollaro.
Tuttavia, ci sono indizi sufficienti per tenere occupati i trader FX prima di allora, in particolare in Giappone, dove lo yen scambia in rialzo grazie ai commenti del governatore della BOJ Kazuo Ueda, che ha affermato che la banca centrale aumenterà i tassi di interesse e modificherà il grado di sostegno monetario se i miglioramenti dell'economia e delle condizioni dei prezzi continueranno.
Il dollaro cede lo 0,4% rispetto allo yen, a 156,75, mentre i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi, in particolare quelli a due anni, più sensibili alle aspettative sui tassi, toccano i massimi plurimensili.
I tassi dei titoli di Stato britannici scivolano invece bruscamente dopo i dati sull'inflazione, che hanno indotto gli investitori ad aumentare le attese di un allentamento monetario da parte della Banca d'Inghilterra a febbraio; la sterlina scambia poco mossa a 1,2205 dollari.
L'euro rimane stabile a 1,0312 dollari così come la maggior parte delle altre valute principali, tra cui il franco svizzero a 0,9119 dollari e il dollaro australiano a 0,6197 dollari.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Valentina Consiglio)