LONDRA (Reuters) - Il dollaro rimbalza parzialmente dopo che il presidente Donald Trump ha detto che gli Stati Uniti potrebbero imporre dazi su Canada e Messico entro l'1 febbraio, ribaltando le impressioni di un'applicazione più graduale della sua politica commerciale.

Trump ha detto ai giornalisti che il suo team stava pianificando dazi intorno al 25%, ma non ha offerto ulteriori dettagli. Ha anche ipotizzato l'imposizione di dazi universali, anche se ha detto che gli Stati Uniti non sono ancora pronti per questo.

La reazione del mercato è stata un calo del dollaro canadese e del peso messicano e un balzo del dollaro. La valuta statunitense sale dello 0,8% a 1,4429 dollari canadesi e guadagna l'1,2% sul peso messicano.

L'indice del dollaro, che misura la valuta rispetto a sei valute simili, scambia in ribasso dello 0,6% a 108,64, dopo aver ceduto l'1,2% ieri nel maggior calo giornaliero dalla fine del 2023.

L'euro rimbalza a 1,0357 dollari, dopo aver toccato un massimo di 1,0434 dollari. L'Ue ha un notevole surplus commerciale con gli Stati Uniti ed è considerata uno dei principali bersagli dei dazi di Trump.

Nei confronti dello yen, il dollaro scambia poco mosso a 155,79.

Il dollaro guadagna lo 0,3% sullo yuan cinese offshore a 7,2896. Trump ha già minacciato la Cina di imporre dazi fino al 60%, ma ieri è stato vago sui suoi piani.

 

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)