L'economia tedesca si contrarrà per il secondo anno consecutivo quest'anno e la sua ripresa sarà debole, potenzialmente aggravata da una guerra commerciale con gli Stati Uniti, ha dichiarato venerdì il Presidente della Bundesbank Joachim Nagel.

La Germania, la più grande economia della zona euro, sta soffrendo da anni, da quando il suo potente settore industriale ha perso l'accesso all'energia russa a basso costo e da quando l'appetito della Cina per le esportazioni tedesche è diminuito.

L'economia tedesca è ora vista ristagnare durante i mesi invernali, per poi riprendersi al ritmo più lento possibile, in quanto l'aumento previsto dei consumi privati sarà minore di quanto previsto, il mercato del lavoro potrebbe indebolirsi ulteriormente e gli investimenti delle imprese si riprenderanno solo lentamente.

"L'economia tedesca non sta lottando solo con venti contrari economici persistenti, ma anche con problemi strutturali", ha detto Nagel. "Anche il mercato del lavoro sta reagendo in modo evidente alla prolungata debolezza dell'attività economica".

La Bundesbank vede ora l'economia tedesca in contrazione dello 0,2% quest'anno, dopo aver previsto un'espansione dello 0,3% a giugno, mentre le prospettive di crescita per il 2025 sono state tagliate allo 0,2% dall'1,1%.

Ma anche queste cifre potrebbero rivelarsi eccessivamente ottimistiche, ha avvertito la banca, viste le minacce del crescente protezionismo, dei conflitti geopolitici e dell'impatto del cambiamento strutturale sull'economia tedesca.

Le simulazioni di un aumento dei dazi da parte dell'amministrazione Trump mostrano che gli Stati Uniti subirebbero il colpo maggiore alla crescita, ma anche la Germania perderebbe dall'1,3% all'1,4% della produzione fino al 2027, ha aggiunto la Bundesbank.

Anche l'inflazione potrebbe aumentare a causa di queste misure, ma l'entità è meno certa.

RISCHI

La Bundesbank vede un aumento dell'inflazione di appena lo 0,1%-0,2% all'anno fino al 2027 a causa del protezionismo di Trump, ma il Modello Econometrico Globale dell'Istituto Nazionale ha previsto un aumento dell'1,5% l'anno prossimo e dello 0,6% nel 2026, ha detto la Bundesbank.

"I rischi per la crescita economica sono attualmente inclinati al ribasso e i rischi per l'inflazione al rialzo", ha detto la Bundesbank, aggiungendo che le elezioni federali dei prossimi mesi potrebbero anche alterare le prospettive fiscali.

Questa debolezza persistente è una delle ragioni principali per cui la Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d'interesse giovedì e ha accennato ad un ulteriore allentamento a venire, dato che i timori per l'inflazione si sono ampiamente attenuati e l'attenzione si sta spostando sulla crescita.

La Bundesbank, tuttavia, non è ancora pronta a dare il via libera alla crescita dei prezzi, affermando venerdì che l'inflazione dei prezzi dei generi alimentari potrebbe fare un balzo e che l'inflazione dei servizi rimarrebbe elevata, mantenendo gli aumenti dei prezzi al di sopra della media della zona euro.