La Banca Centrale Europea deve ridurre i tassi d'interesse in modo cauto e graduale, ma è probabile che si arrivi ad un ulteriore allentamento della politica, hanno concluso i responsabili politici il mese scorso, secondo i resoconti della riunione dell'11-12 dicembre pubblicati giovedì.

La BCE ha tagliato i tassi di interesse per la terza volta consecutiva il mese scorso e ha affermato che un ulteriore allentamento è in arrivo, dato il rallentamento dell'inflazione, anche se la tempistica e il ritmo dei tagli dei tassi sono ancora in discussione.

"Questo approccio cauto era ancora giustificato alla luce delle incertezze prevalenti", ha dichiarato la BCE nei conti. "Tuttavia, se la proiezione di base per l'inflazione fosse confermata nei prossimi mesi e trimestri, si riterrebbe opportuno un graduale ridimensionamento della politica restrittiva".

Con l'economia che cresce a malapena, l'attenzione della BCE si è spostata dall'eccessiva crescita dei prezzi all'attività anemica, e un numero crescente di responsabili politici sostiene che i tassi dovrebbero scendere almeno ad un livello che smetta di frenare la crescita economica.

La banca si riunirà il prossimo 30 gennaio e gli investitori hanno pienamente prezzato un altro taglio di 25 punti base del suo tasso di deposito del 3,00%.

Il parametro di riferimento è visto scendere ulteriormente nel corso dell'anno, per terminare il 2025 al 2%, all'incirca all'estremità inferiore dell'intervallo stimato per il tasso neutrale, che non rallenta né stimola la crescita.