La BoE ha tagliato i tassi di interesse giovedì per la seconda volta dal 2020 e ha dichiarato che le riduzioni future saranno probabilmente graduali, in quanto ha previsto che il primo bilancio del Governo britannico porterà ad un aumento dell'inflazione e della crescita economica.
Il bilancio della scorsa settimana, con il suo forte indebitamento e la sua spesa, ha spinto gli investitori a ridurre le loro scommesse sul ritmo di ulteriori tagli dei tassi.
Gli investitori si aspettano che la BCE sia più prudente della BoE, in quanto l'economia della zona euro sarà probabilmente colpita più duramente di quella del Regno Unito se il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, quando entrerà in carica il 20 gennaio, implementerà tariffe più elevate.
Tuttavia, le opinioni degli analisti sul percorso di allentamento della BoE e sul suo impatto sulla valuta britannica sono rimaste contrastanti.
"Pensiamo che ci sia un vuoto da colmare sul lato dovish nella curva della Sterling Overnight Index Average (Sonia)", ha detto Francesco Pesole, forex strategist di ING.
SONIA è il tasso di riferimento privo di rischio per il mercato della sterlina.
"Tale riprezzamento, tuttavia, potrebbe richiedere un po' di tempo per manifestarsi, e il differenziale tassi/crescita con la zona euro significa che dovrebbe esserci una continua resistenza ad un sostanziale rialzo del cross euro/sterlina", ha aggiunto. La sterlina era in calo dello 0,05% a 83,24 pence per euro.
A metà ottobre, aveva raggiunto 82,97 pence, il livello più alto dall'aprile 2022. Rabobank vede il tasso bancario britannico al 3,75% alla fine del 2025 e nessun taglio dei tassi a dicembre.
I mercati monetari prevedono che il tasso sui depositi e sulle strutture della BCE scenda al 2% entro giugno, dall'attuale 3,25%. La sterlina è scesa dello 0,25% rispetto al dollaro a 1,2956 dollari.
Lee Hardman, senior forex strategist di MUFG, ha detto di aspettarsi che l'euro si avvicini al supporto del livello 0,8200, che la coppia non ha mai scambiato al di sotto del livello iniziale del referendum sulla Brexit nel giugno 2016.
Vede anche le implicazioni rialziste per il dollaro americano derivanti da una vittoria di Trump e dal probabile "Red Sweep", che limiterà l'ulteriore rialzo del cavo oltre il livello di 1,3000.