Gli investitori giapponesi hanno disinvestito in modo aggressivo le loro partecipazioni in attività estere nella settimana fino al 2 novembre, sulla base della cautela in vista delle elezioni presidenziali statunitensi, mentre la recente tendenza al ribasso dello yen li ha spinti a bloccare i profitti.

Secondo i dati del Ministero delle Finanze, gli investitori giapponesi hanno ritirato ben 4,46 trilioni di yen (29,22 miliardi di dollari) e 1,17 trilioni di yen rispettivamente da obbligazioni e azioni estere a lungo termine, registrando la quarta settimana consecutiva di vendite nette in entrambi i segmenti.

Il repubblicano Donald Trump è stato eletto Presidente degli Stati Uniti martedì con un sostegno inaspettatamente forte. I mercati delle scommesse avevano favorito una vittoria di Trump prima dell'annuncio del risultato, ma i sondaggi dicevano che sarebbe stata una gara combattuta.

Il forte calo dello yen nel quarto trimestre ha spinto gli investitori giapponesi a bloccare i profitti.

Gli investitori giapponesi hanno acquistato circa 2,02 trilioni di yen di azioni estere e 5,11 trilioni di yen di obbligazioni a lungo termine nel trimestre di settembre, mentre lo yen si è rivalutato dell'11,98% circa rispetto al dollaro in quel periodo. Finora lo yen ha ceduto circa il 6,14% in questo trimestre, creando opportunità di presa di profitto all'estero.

Contemporaneamente, le azioni giapponesi hanno guadagnato circa 139,4 miliardi di yen di afflussi stranieri durante la settimana, in una sesta settimana consecutiva di acquisti netti.

Gli stranieri, tuttavia, hanno venduto 42,6 miliardi di yen di obbligazioni giapponesi a lungo termine la scorsa settimana, dopo i 277,9 miliardi di yen di acquisti netti della settimana precedente. I titoli giapponesi a breve termine, invece, hanno guadagnato 23,3 miliardi di yen di afflussi stranieri.

(1 dollaro = 152,6400 yen)