Martedì i funzionari di alto livello degli Stati Uniti e della Cina riprenderanno a Londra i negoziati commerciali per il secondo giorno, nella speranza di raggiungere una svolta sui controlli alle esportazioni di beni come le terre rare, che hanno minacciato uno shock della catena di approvvigionamento globale e un rallentamento della crescita economica.

Gli investitori sperano che le due superpotenze possano migliorare i rapporti dopo che il sollievo suscitato dall'accordo commerciale preliminare raggiunto a Ginevra il mese scorso ha lasciato il posto a nuovi dubbi dopo che Washington ha accusato Pechino di bloccare le esportazioni fondamentali per settori quali l'automobile, l'aerospaziale, i semiconduttori e la difesa.

I colloqui arrivano in un momento cruciale per entrambe le economie, con i dati doganali che mostrano che le esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti sono crollate del 34,5% a maggio, il calo più forte dal febbraio 2020, quando lo scoppio della pandemia di COVID-19 ha sconvolto il commercio globale.

Sebbene l'impatto sull'inflazione e sul mercato del lavoro statunitensi sia stato finora limitato, il dollaro rimane sotto pressione a causa delle politiche economiche statunitensi.

Le due parti si sono incontrate lunedì nella sfarzosa Lancaster House nella capitale britannica per discutere le divergenze sull'accordo di Ginevra e dovrebbero riprendere i colloqui martedì mattina, prima che entrambe le parti rendano note le ultime novità.

La delegazione statunitense è guidata dal segretario al Tesoro Scott Bessent, dal segretario al Commercio Howard Lutnick e dal rappresentante commerciale Jamieson Greer, mentre quella cinese è guidata dal vice premier He Lifeng.

L'inclusione di Lutnick, la cui agenzia supervisiona i controlli sulle esportazioni degli Stati Uniti, è un'indicazione di quanto siano diventate importanti le terre rare. La Cina detiene il quasi monopolio dei magneti in terre rare, un componente fondamentale nei motori dei veicoli elettrici.

Lutnick non ha partecipato ai colloqui di Ginevra in cui i paesi hanno raggiunto un accordo di 90 giorni per ridurre alcune delle tariffe a tre cifre che si erano imposti reciprocamente.

La politica spesso irregolare di Trump in materia di dazi ha sconvolto i mercati globali, provocato congestione e confusione nei principali porti e causato alle aziende decine di miliardi di dollari in perdite di vendite e costi più elevati.

Il secondo round di incontri tra le due parti arriva quattro giorni dopo la telefonata tra Trump e Xi, il loro primo contatto diretto dall'insediamento di Trump il 20 gennaio.

Dopo la telefonata, Trump ha dichiarato che Xi ha accettato di riprendere le spedizioni verso gli Stati Uniti di minerali rari e magneti, e Reuters ha riferito che la Cina ha concesso licenze temporanee di esportazione ai fornitori di terre rare delle tre principali case automobilistiche statunitensi.

Tuttavia, la tensione rimane alta sui controlli alle esportazioni, dopo che le fabbriche di tutto il mondo hanno iniziato a temere di non avere a disposizione materiali sufficienti per continuare a operare. (Reportage di Kate Holton; editing di Alistair Bell)