(Alliance News) - I mercati azionari europei sono avviati verso un'apertura in ribasso martedì, mentre esprimono cautela in vista della riunione di due giorni della Federal Reserve statunitense. Si prevede che questa manterrà i tassi di interesse fermi, ma l'inflazione statunitense potrebbe indurre la banca centrale a mantenere i tassi più alti più a lungo.

In Asia, la Banca del Giappone ha posto fine alla sua politica di tassi negativi e ha abbandonato il controllo della curva dei rendimenti in seguito all'aumento dei salari e dell'inflazione, mentre la Reserve Bank of Australia ha mantenuto i tassi fermi, come ampiamente previsto, ma ha abbandonato il precedente avvertimento di non escludere un ulteriore rialzo.

Così, il FTSE Mib sta cedendo 50,00 punti, dopo avere chiuso in parità a 33.940,96 ieri sera.

Ieri sera il Mid-Cap ha guadagnato lo 0,2% a 47.083,27, lo Small-Cap è salito dello 0,6% a 27.479,35 e l'Italia Growth è salito dello 0,2% a 8.064,43.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sta cedendo 13,00 punti, il DAX 40 di Francoforte segna meno 27,40 punti, mentre il CAC 40 di Parigi è in negativo di 13,10 punti.

Sul Mib, ieri sera, DiaSorin ha chiuso su dell'1,9% dopo il pesante rosso di venerdì seguito alla pubblicazione dei risultati. La società ha fatto sapere venerdì di aver chiuso il 2023 con utile netto in calo a EUR159 milioni da EUR240 milioni al 31 dicembre 2022. L'utile netto adjusted ammonta a EUR224 milioni da EUR319 milioni nel 2022. I ricavi nel periodo si sono attestati a EUR1,15 miliardi da EUR1,4 miliardi nel 2022.

Leonardo ha terminato in cima al listino, con un rialzo del 2,3%, seguita da BPER Banca Banco BPM, che sono avanzati del 2,0% e dell'1,8%.

In fondo, invece, sono finiti Nexi e Iveco Group, in rosso del 3,3% e del 2,5%.

Sul segmento cadetto, Industrie De Nora ha chiuso sul fondo cedendo il 7,0% dopo aver informato lunedì di aver chiuso il 2023 con un utile netto a EUR231,1 milioni da EUR89,7 milioni. Il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a EUR0,123 per azione da EUR0,12 nel 2022. Nel periodo i ricavi si sono attestati a EUR856,4 milioni rispetto a quelli di EUR852,8 milioni dell'anno precedente.

Dall'altro lato, Mondadori ha terminato in vetta con il 4,7% seguita dalle azioni A di MFE - in verde del 4,6% - e dalle B, che hanno chiuso su del 4,6%. La società ha comunicato lunedì che si appresta a chiudere il 2023 con utili attesi oltre EUR217 milioni dell'anno prima, senza considerare l'effetto contabile del consolidamento di ProsiebenSat1. La raccolta pubblicitaria del primo trimestre, invece, è prevista superiore del 5% rispetto a quella dello stesso periodo del 2023, sia in Italia sia in Spagna.

Saras - in verde dell'1,5% - ha fatto sapere venerdì di aver chiuso il 2023 con un utile netto reported di EUR313,9 milioni da EUR416,9 milioni del 2022.

Il consiglio di amministrazione ha proposto il dividendo di EUR0,15 in calo da EUR0,19 per azione relativo al bilancio 2022.

Ascopiave - in rosso dello 0,6% - lunedì ha fatto sapere di aver approvato il piano strategico al 2027, confermando gli indirizzi strategici dello scorso anno e delineando un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili, come ha spiegato la società in una nota.

Nel dettaglio, il piano prevede un Ebitda al 2027 pari a EUR139 milioni e un risultato netto pari a EUR42 milioni.

PharmaNutra - in rosso dello 0,3% - ha comunicato venerdì i risultati dell'esercizio 2023, chiuso con un utile di EUR12,8 milioni da EUR15,1 milioni dell'anno precedente.

I ricavi delle vendite consolidati nel 2023 sono stati pari a EUR100,2 milioni, in crescita del 21% da EUR83,4 milioni del 2022.

Sullo Small-Cap, il board di Bioera - che ha chiuso in vetta in rialzo del 24% - nella serata di domenica ha approvato il progetto di bilancio relativo al 2023, concluso con una perdita pari a EUR3,5 milioni da EUR5,4 milioni dell'anno precedente.

Il totale dei ricavi è stato pari a EUR1,4 milioni rispetto a EUR3,7 milioni dell'anno precedente nello stesso periodo.

Segue GPI - su del 7,3% -, dopo aver fatto sapere venerdì che il consiglio di amministrazione ha approvato la cessione a Zucchetti Hospitality dell'intero capitale sociale di Argentea per EUR99 milioni circa, basato su un equity value di Argentea pari a EUR105 milioni circa.

IRCE - in rialzo dell'1,1% - venerdì ha fatto sapere che nel 2023 ha riportato un fatturato pari a EUR402,8 milioni da EUR454,7 milioni al 31 dicembre 2022.

Il periodo si è chiuso con un utile pari a EUR8,2 milioni da EUR9,2 milioni nel 2022.

L'Ebitda al 31 dicembre è risultato pari a EUR21,4 milioni da EUR19,4 milioni nel 2022.

Landi Renzo ha terminato in rosso del 3,7% dopo aver comunicato di aver chiuso il 2023 con ricavi di EUR303,3 milioni, di cui EUR212,9 milioni relativi al settore Green Transporatation ed EUR90,4 milioni relativi a Clean Tech Solutions.

L'Ebitda adjusted preliminare è di EUR7 milioni, di cui EUR3,1 milioni per Green Transportation ed EUR3,9 milioni per Clean Tech Solutions.

I Grandi Viaggi - in rosso dello 0,8% - ha comunicato venerdì di aver chiuso il primo trimestre del 2024 con una perdita di EUR1,3 milioni, "a causa della stagionalità", precisa la società in una nota, e in linea con il risultato negativo dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Fra le PMI, il board di Italian Wine Brands - in verde del 5,3% - lunedì ha approvato i risultati finanziari relativi al 2023, riportando un risultato netto di EUR16,5 milioni rispetto a EUR14,2 milioni dello scorso anno.

Il consiglio di amministrazione ha così proposto la distribuzione di un dividendo pari a EUR0,50 per azione, in aumento rispetto a EUR0,10 dell'anno precedente.

Intred - in rialzo del 3,5% - ha fatto sapere lunedì di aver chiuso l'esercizio 2023 con un utile netto di EUR8,2 milioni da EUR8,7 milioni del 2022, in lieve diminuzione a causa di maggiori oneri finanziari legati all'incremento dell'indebitamento della società per finanziare i nuovi investimenti sulla rete proprietaria.

Siav ha chiuso su del 18% dopo aver comunicato nei giorni scorsi che la controllata Mitric ha concluso un accordo di distribuzione strategica con Gulf Software Distribution, uno dei principali operatori nella distribuzione a valore aggiunto di IBM in Medio Oriente.

A New York, il Dow è salito dello 0,2%, il Nasdaq è avanzato dello 0,8%, mentre l'S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,6%.

In Asia, il Nikkei ha raccolto lo 0,7%, lo Shanghai Composite marca un meno 0,7%, mentre l'Hang Seng sta cedendo l'1,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0863 contro USD1,0873 registrato in chiusura azionaria europea di lunedì, mentre la sterlina vale USD1,2702 da USD1,2724 di lunedì sera.

Il Brent vale USD86,85 al barile contro USD86,31 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.154,46 l'oncia da USD2.159,77 l'oncia di lunedì sera.

Nel calendario economico di martedì, alle 1100 CET ci sarà la pubblicazione dell'indice ZEW delle condizioni economiche e del sentiment della Germania e dell'Eurozona.

Alla stessa ora, l'Eurostat comunicherà l'indice del costo della manodopera del quarto trimestre.

Nel pomeriggio, alle 1330 CET, negli USA sono attesi i permessi di costruzione e i dati sui nuovi cantieri mentre dal Canada arriverà l'inflazione di febbraio.

A Piazza Affari sono attesi diversi risultati tra cui Confinvest, FILA e GEL.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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