Gli investitori stranieri hanno aumentato le loro partecipazioni in obbligazioni cinesi onshore in yuan per il quinto mese consecutivo a gennaio, attirati dal rendimento dopo aver considerato i costi di copertura.

Gli istituti stranieri detenevano 3,87 trilioni di yuan (537,66 miliardi di dollari) in obbligazioni negoziate sul mercato interbancario cinese alla fine di gennaio, ha dichiarato venerdì la sede centrale della banca centrale di Shanghai, in aumento rispetto ai 3,67 trilioni di yuan del mese precedente.

Gli operatori di mercato hanno affermato che gran parte dei recenti afflussi stranieri verso le obbligazioni cinesi sono coperti dalla valuta.

Sebbene il differenziale di rendimento tra Cina e Stati Uniti rimanga ampio, gli investitori offshore hanno trovato interessanti i rendimenti dell'investimento in obbligazioni in yuan quando utilizzano strumenti di copertura come gli swap FX per bloccare un rendimento aggiuntivo.

L'attuale swap forward FX USD/YUAN a 1 anno è scambiato a -2691 pip, il che implica un apprezzamento dello yuan rispetto al dollaro tra un anno. Il rendimento delle obbligazioni cinesi onshore, sommato all'apprezzamento della valuta tramite gli swap FX, rende il rendimento totale più interessante rispetto alla semplice detenzione di titoli di Stato statunitensi.

Finché il differenziale di rendimento tra Stati Uniti e Cina rimarrà ampio, ci saranno incentivi per questi swap, ha dichiarato Gary Ng, economista senior per l'Asia e il Pacifico di Natixis.

Il divario dei tassi di interesse tra i titoli di Stato cinesi a 10 anni e le loro controparti statunitensi si è attestato venerdì a 192 punti base.

La riduzione del differenziale dei tassi tra Stati Uniti e Cina probabilmente rallenterà i deflussi di capitale interni e incoraggerà gli afflussi esteri, ha scritto Ju Wang, responsabile della strategia Greater China FX & rates di BNP Paribas, in una nota.

"Significa anche un calo dei costi di copertura delle aziende, che a sua volta incoraggia le aziende a coprirsi", ha detto Wang.

Con il rendimento dei titoli di Stato cinesi a 10 anni che si aggira vicino ai minimi di due decenni, il Paese ha meno spazio per tagliare i tassi rispetto agli Stati Uniti.

La banca centrale cinese ha lasciato invariato il tasso di riferimento

invariato

come previsto domenica, al momento di rinnovare i prestiti a medio termine in scadenza, con le incertezze sulla tempistica di un allentamento da parte della Federal Reserve che limita il margine di manovra di Pechino sulla politica monetaria.

(1 dollaro = 7,1979 yuan cinesi renminbi) (Redazione di Beijing Newsroom e Shanghai Newsroom, a cura di William Maclean)