(Alliance News) - Gli indici europei dovrebbero aprire in rialzo, giovedì, all'indomani degli annunci della Fed di ieri che si sono rivelati "un sollievo" per il mercato, "dove regnava il timore di vedere la banca centrale americana diventare falco", come ha commentato Ipek Ozkardeskaya, Senior Analyst di Swissquote Bank.

"La probabilità di un taglio dei tassi a giugno è schizzata oltre il 75% dopo la riunione, dal 60% circa di lunedì - ha aggiunto l'analista - Il rendimento a 2 anni degli USA è sceso sotto il 4,60% e quello a 10 anni è sceso sotto il 4,30%, l'indice del dollaro ha ceduto i guadagni della scorsa settimana ed è tornato nel canale discendente di febbraio-marzo. L'S&P500 ha superato la soglia dei 5200 mentre il Nasdaq è balzato di oltre l'1% dopo la sorpresa dovish della Fed".

In Europa, l'umore è stato molto meno allegro, poiché il crollo dell'11% di Kering, il proprietario di Gucci, ha sollevato dubbi sulla salute degli altri titoli del lusso europei.

Il FTSE Mib, quindi, è atteso in rialzo dello 0,8% o di 285,0 punti dopo aver ha portato a casa un attivo dello 0,1% a 34.293,29.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in rialzo dello 0,8% o di 62,0 punti, il CAC 40 di Parigi è atteso in verde dello 0,9% o di 72,7 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte è dato su dell'1,0% o di 187,2 punti.

Sul fronte delle banche centrali, il capo della Banca Centrale Europea Christine Lagarde non ha incantato gli europei affermando che la BCE non può impegnarsi a ridurre i tassi oltre il primo taglio di giugno. Ha ribadito che "ne sapremo un po' di più entro aprile e molto di più entro giugno".

Oggi tocca alla Banca d'Inghilterra annunciare le proprie decisioni. I dati sull'inflazione di ieri, più morbidi del previsto, e i dati sull'occupazione della scorsa settimana, più morbidi del previsto, sono a favore delle colombe della BoE. Se un numero maggiore di membri del MPC voterà a favore di un taglio dei tassi, è probabile che le aspettative di un taglio dei tassi da parte della BoE vengano ridimensionate all'inizio dell'estate.

Tra i listini minori italiani, mercoledì, il Mid-Cap è avanzato con lo 0,2% a 47.271,31, lo Small-Cap è salito con lo 0,3% a 27.523,80 e l'Italia Growth ha guadagnato lo 0,6% a 8.162,87.

Sul Mib, Terna ha chiuso con trend bullish del 3,6%, migliore del Mib con con nuovo prezzo a EUR7,84 per azione. Goldman Sachs ha portato la rialzo il target price a EUR7,95 rispetto al precedente EUR6,65. La company ha inoltre comunicato che Moody's ha confermato il rating di lungo termine 'Baa2' sulla società, con outlook Stabile.

Prysmian ha invece chiuso al rialzo dell'1,4% a EUR49,41, alla sua terza seduta da rialzista e con nuovo massimo di 52 settimane toccato a quota EUR50,10.

Poste Italiane - in coda in calo del 3,9% - ha presentato mercoledì il nuovo piano strategico al 2026, che prevede una crescita degli investimenti e stima ricavi e utili in aumento in arco piano. Il dividendo è previsto non inferiore a EUR1,00 a partire dal 2026 mentre i ricavi sono attesi a EUR13,5 miliardi nel 2028, con una crescita media annua del 3%. L'utile operativo è previsto a EUR3,2 miliardi, con CAGR del 4%, e l'utile netto è atteso a EUR2,3 miliardi a fine piano, con crescita annua del 4%.

DiaSorin ha invece ceduto il 3,0% con nuovo prezzo a EUR91,82 per azione, chiudendo il listino delle bluechip dopo due sedute terminate con candela rialzista.

Eni ha chiuso sotto dell'1,6% a EUR14,32 per azione, dopo il 2,4% di verde della seduta precedente. Da menzionare che Beremberg ha tagliato il target price a EUR15,00 da EUR17,00.

Sul segmento cadetto, è avanzato bene Fincantieri, che si è portato su del 7,5% a EUR0,6720 e aggiornando durante la seduta il massimo annuale a quota EUR0,6750.

Fitch Ratings ha comunicato mercoledì di aver migliorato l'outlook di Acea - che è avanzato con il 2,7% - da Negativo a Stabile, confermando il long-term issuer default rating a 'BBB+'. Inoltre, l'agenzia di rating ha confermato lo short-term IDR a 'F2' e il long-term senior unsecured rating a 'BBB+'.

Saras si prezza invece rialzista dello 0,3% a EUR1,78, invariato sulla seduta precedente. Da segnalare che sul titolo Barclays ha tagliato il target price portandolo a EUR1,75 da EUR1,70 per azione.

Sullo Small-Cap, Seco ha raccolto il 5,0%. All'inizio della settimana ha comunicato di aver chiuso il 2023 con un utile netto adjusted in aumento a EUR22,9 milioni da EUR20,5 milioni del 2022.

B&C Speakers - in passivo dell'1,4% - ha fatto sapere martedì di aver chiuso il 2023 con un utile complessivo di gruppo pari a EUR13,9 milioni, in crescita del 13% da EUR12,3 milioni al 31 dicembre 2022. La società ha proposto di distribuire un dividendo di EUR0,70 per azione da EUR0,60 nel 2022.

FILA - in rosso dello 0,6% - martedì ha fatto sapere di aver chiuso il 2023 con ricavi consolidati pari a EUR779,2 milioni da EUR764,6 milioni al 31 dicembre 2022. L'utile netto normalizzato nel periodo è pari a EUR40,6 milioni da EUR42,8 milioni nel 2022. La società ha fatto sapere di aver proposto di distribuire un dividendo per un importo complessivo massimo di EUR6,1 milioni, confermando quello di EUR0,12 per azione del 2022.

Eurotech - in doppia cifra ribassista con il 14% - ha comunicato di aver chiuso il 2023 con una perdita netta di EUR3,1 milioni rispetto al passivo di EUR1,6 milioni del 2022. I ricavi sono scesi a EUR93,8 milioni da EUR94,3 milioni mentre, a cambi costanti, si registrerebbe un aumento del 3,6% su base annua.

Fra le PMI, Growens è avanzato con il 2,1%, premiato da buoni conti del 2023. La società ha terminato lo scorso anno con un utile netto di EUR53,2 milioni, rispetto al rosso di EUR2,5 milioni contabilizzato nel 2022, "come risultato delle operazioni straordinarie di dismissione realizzate nel 2023".

Italian Wine Brands - in verde del 4,9% - ha comunicato mercoledì di aver concluso il programma di acquisto di azioni proprie. Nell'ambito del piano, la società ha rilevato 30.000 azioni proprie, pagandole mediamente EUR17,58 ciascuna, per un controvalore complessivo di EUR527.000 circa.

Per Eprcomunicazione il rosso è invece stato dell'8,7%, oggetto di profit taking dopo due sessioni fortemente rialziste.

In Asia, il Nikkei ha chiuso su del 2,0%, l'Hang Seng avanza del 2,2% e lo Shanghai Composite ha terminato poco sotto la parità.

A New York, il Dow ha chiuso su dell'1,0%, il Nasdaq è salito dell'1,3%, mentre l'S&P 500 è avanzato dello 0,9%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0940 contro USD1,0857 registrato in chiusura azionaria europea di mercoledì mentre la sterlina vale USD1,2802 da USD1,2717 di mercoledì sera.

Il Brent vale USD86,44 al barile contro USD85,78 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.207,92 l'oncia da USD2.157,09 l'oncia di mercoledì sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì prevede alle 0930 CET il PMI manifatturiero della Germania, seguito alle 1000 CET dal saldo delle partite correnti dell'Eurozona e dal PMI dei servizi, quest'ultimo in arrivo trenta minuti dopo anche dal Regno Unito.

Alle 1300 CET, la Bank of England renderà nota la decisione sul tasso d'interesse.

Alle 1330 CET, dagli USA, sarà in arrivo il report sulle richieste di sussidi di disoccupazione, seguito alle 1445 CET dal PMI manifatturiero e terziario.

Alle 1500 CET, ci sarà il rilascio del report sulle vendite di case esistenti.

In serata, alle 2130 CET, ci sarà la pubblicazione del bilancio settimanale della Federal Reserve.

Nel calendario societario, fra i numerosi risultati societari, sono attesi quelli di Bellini Nautica, Enel, Gambero Rosso, Unipol e UnipolSai.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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