La Commissione europea esecutiva dell'UE ha proposto le modifiche in una bozza di legge che aggiorna le regole sulla compensazione dei derivati per resistere meglio agli shock, dopo che i governi hanno dovuto aiutare alcune società energetiche a soddisfare margini più elevati sui derivati.

"Per costruire la resilienza, è necessario prendere in considerazione le lezioni tratte dai recenti sviluppi dei mercati energetici, con diverse aziende energetiche che hanno avuto problemi di liquidità nell'uso dei derivati", si legge nella bozza di legge dell'UE pubblicata mercoledì.

Le aziende del settore energetico e di altre materie prime utilizzano i mercati dei derivati per coprire le vendite e proteggersi dalle oscillazioni dei prezzi.

Bruxelles ha già introdotto un pacchetto di soluzioni rapide, come l'ampliamento di ciò che può essere utilizzato come garanzia per soddisfare le richieste di margine, ma ha affermato che ora sono necessari cambiamenti più strutturali.

Una lezione tratta dalle recenti turbolenze nei mercati dell'energia è quella di eliminare l'esenzione concessa alle imprese non finanziarie dal segnalare le loro operazioni in derivati fuori borsa. L'obiettivo è quello di fornire ai regolatori più dati sui mercati, si legge nella bozza di legge.

Verrà inoltre posta maggiore enfasi sulla necessità di garantire che le aziende del settore energetico siano consapevoli delle richieste di margine potenzialmente più elevate in caso di crisi del mercato.

La bozza di legge richiede inoltre all'ESMA, l'ente di vigilanza sui titoli del blocco, di redigere una relazione e un'analisi costi-benefici sull'opportunità che le camere di compensazione abbiano conti 'segregati' o separati per i membri del settore non finanziario e finanziario, per evitare il contagio intersettoriale in caso di crisi.

Dovrebbe essere esaminata anche la soglia di volume a partire dalla quale scatta l'obbligo di compensazione dei contratti derivati.

"L'ESMA è incoraggiata a prendere in considerazione e a fornire, tra l'altro, una maggiore granularità per i derivati sulle materie prime", si legge nel progetto di legge.

Potrebbero anche essere differenziati in relazione a criteri ambientali, sociali e di governance, investimenti ecologicamente sostenibili o caratteristiche legate alla criptovaluta.