KYIV (Reuters) - Alcune esplosioni hanno colpito un deposito di munizioni in Crimea, la penisola annessa dalla Russia. Si tratta del più recente episodio di questo tipo, avvenuto all'interno di una regione usata da Mosca come base per la guerra in Ucraina.

Il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che non ci sono state vittime gravi in seguito alle esplosioni nel villaggio di Mayskoye, nel nord della Crimea, secondo quanto dichiarato dall'agenzia di stampa statale russa Ria. L'agenzia ha anche riferito di un incendio in una cabina di trasformazione a 20 km di distanza. 

La penisola della Crimea sul Mar Nero - che la Russia ha occupato e annesso nel 2014, sottarendola all'Ucraina con una mossa non riconosciuta dalla maggior parte dei paesi - è la base della flotta russa del Mar Nero ed è una località turistica popolare in estate. 

La settimana scorsa, le esplosioni in una base aerea militare nella città di Novofedorivka, sulla costa occidentale della Crimea, hanno causato danni ingenti e distrutto diversi aerei da guerra russi. Mosca ha parlato di un incidente, anche se le esplosioni simultanee in diverse parti della base hanno lasciato crateri visibili dallo spazio.

L'Ucraina non ha ufficialmente confermato o negato la responsabilità delle esplosioni in Crimea, anche se i suoi funzionari hanno apertamente esultato per quanto avvenuto all'interno di un territorio che, fino alla scorsa settimana, sembrava al sicuro nella morsa di Mosca e al di fuori del raggio d'azione degli attacchi.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)