MILANO (MF-DJ)--Il segretario generale del Servizio europeo per l'azione esterna (Seae), Stefano Sannino, ha accusato la Russia di non prendere sul serio Bruxelles e ha affermato che probabilmente questo si ritorcerà contro Mosca.

L'Ue è sempre più frustrata per essere stata esclusa dai colloqui ufficiali con la Russia. La scorsa settimana, i funzionari russi hanno incontrato le loro controparti statunitensi e hanno discusso con i membri della Nato. Sebbene alcuni Paesi dell'Ue siano anche membri della Nato, i principali diplomatici europei non sono stati inclusi in questi colloqui diretti con Mosca.

L'Ue ha finora cercato di allentare le tensioni con la Russia, incontrando i funzionari ucraini e parlando regolarmente con gli Stati Uniti, attraverso alcuni dei suoi Stati membri, in particolare la Germania. Annalena Baerbock, la ministra degli Esteri tedesca, ha visitato Mosca martedì, ad esempio, e ha incontrato il suo omologo russo, Sergey Lavrov.

Alla domanda se la Russia prende sul serio l'Ue, Sannino ha risposto: "no, non è così". Le relazioni tra l'Ue e la Russia si sono inasprite dal 2014, quando il Cremlino ha annesso illegalmente la Crimea. I loro legami hanno toccato un nuovo minimo l'anno scorso quando Lavrov ha affermato che l'Ue era un "partner inaffidabile", in conferenza stampa accanto all'alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Josep Borrell.

"Questa è una scelta che ha fatto la Russia, ma che andrà contro al suo stesso interesse, nel senso che Mosca sogna un mondo multipolare, che è composto da Stati Uniti, Russia e Cina. E sfortunatamente, il mondo è più complesso di così", ha detto Sannino ieri alla Cnbc. "La Russia guarda un po' indietro alla fine del 19esimo secolo, forse all'inizio del 20esimo; piuttosto che guardare al mondo contemporaneo e a ciò che è l'Unione europea oggi", ha aggiunto.

I suoi commenti hanno fatto eco alle dichiarazioni dell'ambasciatore ucraino presso l'Ue, Vsevolod Chentsov, che questa settimana ha dichiarato alla Cnbc che "la Russia deve reinventarsi come uno Stato moderno e smettere di aggrapparsi all'idea della ricostruzione dell'Unione Sovietica".

L'Unione europea è spesso criticata per il suo modo burocratico di elaborare le proprie politiche, dato che in molte questioni è necessaria l'unanimità per l'attuazione delle leggi. Tuttavia, Sannino ha affermato che, nonostante la sua complessità, l'Ue è "un attore importante". "Possiamo avere i nostri problemi, le nostre difficoltà e le nostre complessità, e non lo nego. Ma questo non significa che l'Unione europea non esista, o che non sia un attore importante, sotto tutti i punti di vista. Siamo quello che siamo, 500 milioni di persone e il mercato più grande, il mercato più rilevante del mondo", ha affermato.

Una recente critica all'Ue è stata la mancanza di dettagli sulle potenziali nuove sanzioni contro la Russia. L'Unione ha affermato che ci saranno "conseguenze massicce" in caso di ulteriore aggressione da parte della Russia all'Ucraina ma non ha ancora spiegato fino a che punto è disposta ad andare. Chentsov ha detto alla Cnbc che il suo Paese "vorrebbe avere più dettagli, sicuramente" su questo.

Ieri Sannino ha dichiarato che "le sanzioni sono una cosa che molto importante da avere nel cassetto e da mettere in tavola quando arriva il momento. E penso che non sia ancora giunto il momento perché questo avvenga. Come ho detto, stiamo ancora pensando che ci sia uno spazio per il dialogo e per la diplomazia. Se così non fosse, saremo pronti a mettere sul tavolo un pacchetto credibile e sostanzioso".

Un altro punto interrogativo è che tipo di mossa da parte della Russia indurrebbe l'Ue a imporre nuove sanzioni. Venerdì scorso i principali siti web del Governo ucraino sono stati oggetto di un attacco informatico, di cui l'Ucraina ha già accusato la Russia. Alla domanda su quale tipo di azione porterà l'Ue a imporre sanzioni, Sannino ha detto che "bisogna vedere quale sarà l'evoluzione della situazione sul campo. Ma penso che certamente qualsiasi tipo di presenza militare sul terreno, o qualsiasi tipo di sforzo per generare una destabilizzazione dell'Ucraina comporterebbe una risposta molto forte da parte da parte dell'Unione europea e dell'Occidente: Stati Uniti, Regno Unito, Canada e altri Paesi che la pensano allo stesso modo".

cos


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January 20, 2022 08:55 ET (13:55 GMT)