MILANO (MF-DJ)--L'alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Josep Borrell, non intende rinunciare agli sforzi per salvare l'accordo sul nucleare iraniano del 2015, nonostante la repressione da parte di Teheran dei manifestanti pacifici in patria e gli aiuti che sta offrendo l'Iran alla Russia per la guerra in Ucraina.

Sul treno di ritorno da un viaggio dei leader Ue a Kiev, Borrell ha detto al Wall Street Journal che chi critica i suoi sforzi per rilanciare l'intesa forse "non dà abbastanza valore" ai pericoli connessi a un Iran nucleare. "Per quanto ne so, non c'è un'alternativa a questo accordo per cercare di evitare che l'Iran ottenga il nucleare", ha affermato. Con l'amministrazione Biden che sembra essere sempre più indifferente al destino dell'accordo, Borrell - che coordina i negoziati per il rilancio del patto sul nucleare - si trova sotto attacco da parte degli oppositori dell'intesa. E' considerato come la personificazione dell'attaccamento dell'Europa all'accordo, che ha revocato la maggior parte delle sanzioni internazionali contro l'Iran in cambio di restrizioni rigorose ma temporanee al programma nucleare di Teheran.

Francia, Regno Unito e Germania, gli altri firmatari dell'intesa del 2015 con l'Iran, continuano a sostenere il rilancio dell'accordo. Tuttavia, la maggior parte dei diplomatici europei è preoccupata per la sopravvivenza dell'accordo. Borrell, inoltre, è sotto pressione anche da Teheran. L'Iran ha avvertito che le sanzioni dell'Ue contro il Paese e la proposta tedesca di inserire il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche iraniane nella lista delle organizzazioni terroristiche potrebbero portare al peggioramento dei legami tra Bruxelles e Teheran e causare rischi per la sicurezza europea.

Borrell ha insistito sul fatto che il suo ruolo di coordinatore della diplomazia nucleare non gli impedisce di fare pressione su Teheran per le sue azioni in patria o all'estero e ha detto di sentire regolarmente il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian. "Guardate, posso dirvi il contenuto della mia ultima conversazione con lui: basta con la pena capitale. Fermate la repressione. Se continuerete su questa strada, renderete impossibile avere qualsiasi tipo di accordo politico". L'affermazione di Borrell secondo cui l'accordo del 2015 è l'unico modo per impedire all'Iran di diventare uno Stato nucleare va contro l'opinione sempre più diffusa negli Stati Uniti, che tale intesa sia ormai inutile.

Alcune sanzioni contro l'Iran stanno iniziando a scadere e dal 2025 al 2030 saranno revocate le principali restrizioni alla produzione e allo stoccaggio di uranio arricchito da parte del Paese. Gli oppositori dell'accordo sostengono che spianerebbe la strada a Teheran per ottenere alla fine armi nucleari sebbene l'Iran continui a dire che la sua attività nucleare è del tutto pacifica. Le probabilità di rilanciare l'intesa attualmente sembrano essere minime.

cos


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February 06, 2023 08:55 ET (13:55 GMT)