Il capo della politica estera dell'Unione Europea, Kaja Kallas, ha reagito mercoledì contro Donald Trump per aver detto che l'Europa è in ritardo rispetto agli Stati Uniti negli aiuti all'Ucraina, e ha insistito sul fatto che il blocco deve avere un posto al tavolo quando arriverà il momento dei colloqui di pace.

Trump ha affermato che Washington ha contribuito all'Ucraina più dell'Europa, ma Kallas ha detto che l'Europa è il maggior contributore.

"Secondo i miei calcoli, abbiamo dato più di 134 miliardi di euro all'Ucraina. Questo ci rende il più grande donatore internazionale", ha detto Kallas a Reuters in un'intervista, quando gli è stato chiesto di commentare i commenti del Presidente degli Stati Uniti di martedì, secondo cui l'Europa dovrebbe pagare di più.

Kallas ha detto che è importante che l'Europa sia inclusa ogni volta che si svolgono i colloqui per porre fine alla guerra scatenata dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022.

Alcuni funzionari europei hanno espresso il timore che Trump possa cercare di concludere un accordo direttamente con il Presidente russo Vladimir Putin.

"Qualsiasi trattativa o accordo ci sia tra Russia e Ucraina, riguarda anche l'Europa. Quindi 'niente sull'Europa senza l'Europa' è anche la cosa principale qui", ha detto.

Kallas ha espresso un certo ottimismo sul fatto che l'UE troverà un accordo per mantenere le sanzioni sulla Russia prima della loro scadenza alla fine del mese.

L'Ungheria ha finora rifiutato di sostenere un rinnovo, sostenendo che l'UE dovrebbe prima consultarsi con l'amministrazione Trump sul futuro delle sanzioni alla Russia.

"Non vedo alcun motivo per indebolire o rilasciare le sanzioni ora", ha detto Kallas.

"Il motivo per cui sono ottimista è che alla fine abbiamo sempre raggiunto l'unità e l'abbiamo mantenuta fino ad ora, quindi sono sicuro che riusciremo a risolvere anche questa volta", ha detto, riferendosi alle precedenti discussioni sulle sanzioni.

Ha detto che i funzionari dell'UE stanno esaminando cosa si potrebbe fare di più con i beni russi congelati all'interno del blocco. Il blocco sta attualmente utilizzando i profitti dei beni per aiutare l'Ucraina, ma non ha utilizzato i beni stessi.