La Novikombank russa ha dichiarato giovedì di essere diventata la prima banca del Paese ad aprire un ufficio di rappresentanza a Cuba, nell'ambito dei crescenti legami economici tra gli ex alleati della Guerra Fredda.

La banca statale russa ha dichiarato in un comunicato che la banca centrale di Cuba le ha concesso la licenza il 7 giugno. Non ci sono stati commenti immediati da parte delle autorità cubane o della banca centrale.

"L'apertura di un ufficio di rappresentanza di Novikom nella Repubblica di Cuba non è solo una nuova tappa per la banca, ma anche un passo importante nelle relazioni russo-cubane", ha dichiarato nell'annuncio la presidente del consiglio di amministrazione Elena Georgieva.

Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, le relazioni già calorose di Mosca con la nazione caraibica a gestione comunista si sono rafforzate fino a diventare una "partnership strategica", con una serie di possibili progetti di investimento nei settori dello zucchero, dei trasporti e dell'energia in discussione.

La scorsa settimana, una fregata della marina russa e un sottomarino a propulsione nucleare hanno attraccato a L'Avana, una mossa ampiamente vista come una dimostrazione di forza da parte di Mosca, in mezzo alle tensioni con l'Occidente per il conflitto in Ucraina.

Il Presidente cubano Miguel Diaz-Canel ha visitato Mosca quattro volte negli ultimi anni.

Novikombank ha dichiarato di voler sostenere le attività commerciali e di investimento dei clienti russi a Cuba.

"I governi di entrambi i Paesi stanno aumentando il volume della cooperazione in tutti i modi", si legge nella dichiarazione.

Dal 2022 i turisti russi hanno visitato l'isola in numero maggiore e le spedizioni di petrolio e grano hanno fornito un po' di sollievo in una crisi estenuante caratterizzata da carenza di beni di prima necessità, inflazione e interruzioni di corrente che hanno scatenato una migrazione record.

Cuba è uno dei pochi Paesi che accetta la carta di credito russa MIR.

Cuba ha aperto per la prima volta alle banche straniere negli anni '90, dopo la caduta dell'Unione Sovietica. Negli ultimi anni, la maggior parte delle banche europee e canadesi hanno lasciato il Paese a causa della crisi e del timore delle sanzioni statunitensi. Ma è improbabile che questo scoraggi Novikombank, che è già sotto sanzioni da parte degli Stati Uniti e di altri Paesi per la guerra in Ucraina. (Servizio a cura di Marc Frank; servizio aggiuntivo a cura di Nelson Acosta. Redazione di Rosalba O'Brien)