ROMA (Reuters) - Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso preoccupazione per il provvedimento di sequestro emesso in Russia nei confronti di UniCredit e ha ribadito la volontà di tutelare "attraverso ogni possibile iniziativa" gli interessi delle aziende italiane in territorio russo.

Venerdì scorso un tribunale russo ha disposto il sequestro di asset, conti, proprietà e titoli di società controllate da UniCredit per un valore di circa 463 milioni di euro nell'ambito di una causa che coinvolge la banca.

Tajani ha presieduto oggi una nuova riunione del tavolo di lavoro per le imprese italiane in Russia. "Questo tavolo è convocato su base permanente e si riunirà regolarmente e ogni qual volta vi siano sviluppi di rilievo da affrontare attraverso un lavoro di squadra tra istituzioni e imprese", si legge in una nota diffusa dopo l'incontro.

Tra i temi principali sollevati da parte delle aziende intervenute al tavolo la delicata tematica delle ripercussioni sulle imprese italiane attive in Russia dell'applicazione dell'articolo 5-quindecies del regolamento Ue che pone un limite temporale alla cosiddetta "eccezione infragruppo" in materia di servizi in favore di persone giuridiche, entità o organismi stabiliti nel territorio russo.

"Su questo fronte la Farnesina ha individuato una soluzione pragmatica che dovrebbe poter evitare ripercussioni negative", si legge nella nota.

Il mese scorso la controllata in Russia di Ariston è stata posta sotto la gestione temporanea di una controllata di Gazprom, come ritorsione per le azioni di altri Paesi contro imprese russe.

(Angelo Amante, in redazione Gianluca Semeraro, editing Andrea Mandalà)