Alla chiusura, l'indice Shanghai Composite era in ribasso dello 0,1% a 3.479,63.

L'indice blue chip CSI300 è sceso dello 0,71%, con il settore dei beni di consumo di base in calo del 3,01% dopo un rally quasi del 6,5% la scorsa settimana. Il sottoindice del settore finanziario è sceso dello 0,39% e quello sanitario ha perso lo 0,29%.

I tre titoli peggiori sull'indice CSI300 sono stati tutti produttori di distillati. Kwiechou Moutai è scesa del 3,06%, Wuliangyie Yibin ha perso il 4,89% e Luzhou Laojiao ha ceduto il 6,11%.

L'indice minore di Shenzhen ha chiuso in ribasso dello 0,36% e l'indice delle start-up ChiNext Composite a -0,862%.

Secondo gli analisti, dati economici solidi potrebbero spingere le autorità a inasprire la politica monetaria, esercitando pressioni sulle valutazioni azionarie.

"Non possiamo escludere la possibilità che i responsabili politici possano muoversi già alla fine di quest'anno per inasprire la politica monetaria, innescando potenzialmente effetti a catena sia nell'economia reale che nei mercati finanziari", ha detto Christina Zhu, economista di Moody's Analytics in una nota.

L'indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso in ribasso dello 0,91, a 28.674,8 punti.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)