Alcuni trader hanno attribuito la forza del mercato a un sentiment rialzista in attesa della riunione annuale dell'Assemblea nazionale del popolo, che inizierà venerdì.

L'indice delle blue-chip CSI300 è balzato dell'1,9% a 5.452,21, mentre l'indice Shanghai Composite ha guadagnato il 2% a 3.576,90 punti. Entrambi gli indici hanno registrato le migliori performance da inizio febbraio.

L'autorità bancaria cinese ha detto ieri che si stanno studiando misure efficaci per ridurre il rischio di afflussi di capitale straniero. Il commento è stato interpretato da alcuni come un segnale della scarsa volontà di Pechino di aumentare i tassi di interesse, una mossa che potrebbe attirare maggiori flussi.

Gli investitori hanno ignorato i dati dell'indagine Pmi a cura di Caixin/Markit che mostrano che a febbraio l'attività del settore dei servizi cinese è aumentata al ritmo più lento in 10 mesi.

Larry Hu, economista presso Macquarie Capital Ltd, ha detto che in Cina non è necessario preoccuparsi per l'inflazione.

I titoli ciclici hanno registrato un deciso rialzo, riflettendo l'ottimismo degli investitori sulla crescita economica. Il comparto bancario è balzato di quasi il 5%, mentre il settore energetico è avanzato di oltre il 3%.

A Hong Kong l'indice Hang Seng ha chiuso a +2,7%, a 29.880,42 punti.