SHANGHAI (Reuters) - L'azionario cinese ha chiuso in ribasso dopo che le autorità bancarie e assicurative hanno detto che stanno studiando dei piani per gestire gli afflussi e prevenire turbolenze di mercato, con le aziende dei beni di consumo che guidano i ribassi sulle vendite da parte degli investitori stranieri.

La China Banking and Insurance Regulatory Commission ha messo in guardia dal rischio dello scoppio di una bolla nei mercati esteri, e affermato che il Paese sta studiando delle misure per gestire gli afflussi di capitale allo scopo di prevenire turbolenze sul mercato interno.

In seguito a queste dichiarazioni l'indice di riferimento Shanghai Composite index ha cancellato i guadagni iniziali e chiuso in ribasso dell'1,21%, a 3.508,59.

L'indice delle blue-chip CSI300 ha ceduto l'1,28%, con il settore dei beni di consumo primari in calo del 2,85%, il sottoindice finanziario ha chiuso a -1,02%, mentre il sottoindice healthcare è scivolato del 2,28%.

Il comparto dei distillatori, tra i settori maggiormente favoriti dagli investitori stranieri, ha trascinato l'indice dei consumi in ribasso.

L'azionario cinese è sotto pressione anche a causa dei timori di un inasprimento delle politiche monetarie, con gli investitori che hanno gli occhi puntati su una sessione parlamentare che traccerà il corso della ripresa economica e dovrebbe rivelare un piano quinquennale per combattere la stagnazione.

L'indice minore di Shenzhen ha chiuso in ribasso dello 0,76%, mentre il listino delle start-up ChiNext Composite ha archiviato la sessione a -0,93%.

L'indice Han Seng di Hong Kong ha ceduto l'1,2%, a 29.095,86 punti.