L'indice blue-chip CSI300 ha guadagnato lo 0,2% a 5.483,41, mentre l'indice Shanghai Composite è scivolato dello 0,2% a 3.496,33.

Su base settimanale, il CSI300 è avanzato del 2,5%, mentre l'SSEC ha guadagnato lo 0,4%.

Gli investitori hanno continuato a scommettere sulla ripresa economica, con ampi fondi ancora indirizzati verso le principali blue-chip, viste come asset 'core' nel mercato continentale e di Hong Kong, sottolineano in una nota gli analisti di Dongxing Securities.

Dati diffusi nel weekend hanno mostrato come l'attività manifatturiera in Cina sia aumentata a gennaio, in linea con la costante ripresa economica, anche se al ritmo più lento degli ultimi cinque mesi a causa dei lockdown imposti per contrastare le nuove infezioni da coronavirus.

I timori sulle tensioni tra Cina e Usa continuano tuttavia a limitare i guadagni.

L'esercito cinese ha affermato che gli Stati Uniti stanno "creando tensioni" deliberatamente, disturbando la pace e la stabilità, dopo che una nave da guerra statunitense è passata attraverso lo stretto di Taiwan, politicamente sensibile.

In controtendenza con l'andamento generale, i titoli small-cap hanno continuato a perdere terreno, ignorati dagli investitori istituzionali a favore delle grandi società.

L'indice CSI1000 ha perso il 2% ai minimi di quasi otto mesi, mostrando un calo oltre il 9% per quest'anno.

(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Milano Sabina Suzzi)