Intel Corp è in rialzo dello 0,4% dopo che l'azienda, nell'ambito degli sforzi per espandere la capacità di produzione dei semiconduttori, ha annunciato dei piani di spesa fino a 20 miliardi di dollari per costruire due fabbriche in Arizona e aprire gli stabilimenti esistenti a clienti esterni.

Il titolo quotato a Wall Street della rivale Taiwan Semiconductor cede circa il 2%, mentre i produttori di semiconduttori Lam Research Corp Applied Materials Inc e Asml Holding avanzano tra il 4% e il 6,9%.

Gli indici principali hanno alternato guadagni e perdite questa settimana, con un rallentamento della crescita dei rendimenti obbligazionari che ha portato gli investitori a prediligere i titoli tech, che nell'ultimo mese avevano subito un calo, a quelli legati all'economia e del comparto finanziario.

Powell e Yellen riprendono le audizioni al Congresso oggi, dopo che nella sessione di ieri i timori in merito ai costi degli investimenti in infrastrutture e un potenziale aumento delle tasse hanno penalizzato i listini.

Alle 16,20 il Dow Jones Industrial Average è in rialzo di 354,88 punti, o l'1.10%, a 32.727,06, mentre l'S&P 500 avanza di 18,78 punti, o lo 0,48%, a 3.929,30. Il Nasdaq Composite cede 27,73 punti, o lo 0,21%, a 13.199,97.

Facebook, Apple e Microsoft scivolano tra lo 0,7% e lo 0,11% dopo aver esaurito i guadagni del premarket, mentre Amazon è in rialzo dello 0,4%.

Il Bitcoin balza di quasi il 4% dopo che Elon Musk, Ceo di Tesla ha detto che i veicoli elettrici dell'azienda possono essere acquistati d'ora in poi utilizzando i bitcoin e che questa opzione sarà resa disponibile al di fuori degli Stati Uniti nei prossimi mesi.

Gamestop crolla del 21% dopo che il retailer dei videogiochi, protagonista di un rally che ha coinvolto piccoli investitori, ha detto che potrebbe collocare nuove azioni per approfittare di un aumento di oltre l'800% da gennaio del prezzo del titolo.

Il comparto energetico è in rialzo di circa il 3% grazie a un rimbalzo dei prezzi del petrolio dalla flessione del 6% registrata ieri.

Gli ultimi dati macro mostrano che a marzo l'attività manifatturiera negli Stati Uniti ha registrato una ripresa, sebbene le interruzioni alla filiera causate dal Covid-19 continuino a esercitare pressioni sui costi per i produttori.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)