L'incertezza sui mercati resta alta, con i settori difensivi tra cui il comparto healthcare e quello dei beni di consumo primari a guidare i guadagni.

L'indice di volatilità Cboe, considerato lo strumento di misura della paura a Wall Street, scambia appena sotto i massimi di quattro mesi registrati ieri.

I tre indici principali di Wall Street sono crollati ieri con gli investitori in agitazione per un possibile default di Evergrande, società di sviluppo immobiliare numero due in Cina, che potrebbe ripercuotersi su tutta l'economia e riversarsi potenzialmente sui mercati esteri.

L'attenzione degli investitori si concentrerà domani sull'esito della riunione di politica monetaria della Federal Reserve, con la banca centrale che potrebbe gettare le basi per allentare lo stimolo, sebbene il consenso sia per un rinvio dell'annuncio alle riunioni di novembre o dicembre.

Alle 16,45 il Dow Jones Industrial Average è in rialzo di 51,14 punti, o lo 0,80%, a 34.243,30 punti, l'S&P 500 guadagna 7,84 punti o lo 0,19%, a 4.366,93 punti e il Nasdaq Composite avanza di 55,187 punti, o lo 0,39%, a 14.770,19 punti.

Il comparto energetico è in rialzo dello 0,7% in scia all'aumento dei prezzi del petrolio sui segnali di una riduzione dell'offerta Usa come conseguenza dell'uragano Ida.

I colossi tech tra cui APPLE, TESLA, FACEBOOK e ALPHABET, guadagnano tra lo 0,3% e l'1,3%.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi)