(Reuters) - Seduta mista per gli indici principali di Wall Street dopo l'apertura in rialzo, mentre perde vigore  il rally della scorsa settimana, scatenato dall'allentamento delle timori legati all'inflazione, con i titoli "growth" in testa ai ribassi.

Gli investitori avevano aperto la seduta scommettendo su un calo dei prezzi del greggio dai massimi di tre mesi toccati di recente, e sulle possibilità che una simile eventualità possa allentare le pressioni inflazionistiche e spingere la Fed a ripensare l'aggressiva politica restrittiva.

Tuttavia i dati pubblicati oggi hanno evidenziato una robusta crescita a maggio dei nuovi ordini di beni capitali prodotti negli Stati Uniti e nelle spedizioni, indicando una forza sostenuta della spesa delle imprese per le attrezzature nel secondo trimestre.

Inoltre, sono tornati in positivo i prezzi del petrolio, che fanno salire il listino energetico dell'S&P 500 di del 2,2%, ridimensionando le aspettative di un calo dell'inflazione a causa della diminuzione dei prezzi dell'energia. [O/R]

La Federal reserve ha aumentato rapidamente i tassi d'interesse per cercare di riportare sotto controllo un'inflazione ai massimi da 40 anni, alimentando i timori di una recessione nell'economia più grande del mondo.

Da quando, all'inizio del mese l' S&P 500 ha registrato un calo del 20% rispetto al picco di chiusura di gennaio, confermando che il mercato è entrato in una fase "bear", gli investitori hanno cercato di capire quando il mercato potrebbe porre fine ai propri ribassi.

Alle 17,15 il Dow Jones perde lo 0,01% a 31.496,35 punti, l'S&P 500  guadagna lo 0,23% a 3.920,40 punti, e il Nasdaq rimane piatto a 11.607,30 punti.

Tra i singoli titoli, bene ROBINHOOD MARKETS  sono salite 2,81% dopo la notizia che Goldman Sachs ha aggiornato il titolo del broker a "neutral" da "sell".

Goldman Sachs, tuttavia, ha tagliato il rating di COINBASE GLOBAL  a "sell" da "buy", secondo quanto riportato dai media, portando ad un calo del 8,91% del trader di criptovalute.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)