NEW YORK (awp/ats/ans) - La crisi degli immobili commerciali agita Wall Street e fa tremare i bilanci delle maggiori città americane. Con la pandemia il lavoro da remoto e ibrido ha preso il sopravvento causando un tracollo dei prezzi degli immobili commerciali che, con gli uffici vuoti, sono venduti con forti sconti.

A San Francisco un edificio di 20 piani venduto dieci anni fa per 146 milioni, è ora sul mercato per 80 milioni. A Chicago un palazzo di uffici venduto nel 2004 per quasi 90 milioni è stato acquistato lo scorso mese per 20 milioni.

Un calo dei prezzi che innervosisce Wall Street, preoccupata dalla possibile esplosione di una bolla. Le banche più esposte agli immobili commerciali sono quelle medie e regionali come New York Community Bancorp, di recente oggetto di pesanti vendite che l'hanno costretta a cercare un'iniezione di capitale da investitori esterni per cercare di restituire fiducia al mercato.

A essere preoccupate dalle difficoltà dell'immobiliare commerciale sono anche le città americane, le cui entrate fiscali dipendono in buona parte dalle tasse pagate sulle proprietà commerciali.