(Reuters) - Inizio di settembre negativo per le borse europee, con lo Stoxx 600 che scivola ai minimi di sette settimane, funestato dai crescenti timori per dei rialzi dei tassi aggressivi, e dallo spettro dell'alta inflazione che continua a tormentare l'Europa.  

Alle 11,10 lo STOXX 600 perde l'1,71%, con tutti i settori in ribasso, estendendo i cali alla quinta seduta consecutiva.

I titoli tech, sensibili all'andamento dei tassi di interesse, fanno segnare una flessione dell'1,61%. Le banche, che tendono a beneficiare di un ambiente di tassi più elevati, sono a loro volta in calo, perdendo l'1,06%, facendo segnare una performance leggermente migliore rispetto agli altri settori.

L'attività manifatturiera della zona euro ha fatto segnare il secondo calo mensile consecutivo ad agosto, secondo un sondaggio che ha mostrato come una domanda più debole porta le fabbriche a non riuscire a vendere quanto prodotto, portando ad un accumulo di scorte di prodotti finiti ad un ritmo da record.

"La situazione economica della zona euro continua a deteriorarsi mentre ci si avvicina al meeting [di politica monetaria, previsto per l'8 settembre], con chiari segnali che indicano un rallentamento della crescita dovuto all'impennata dei prezzi dell'energia, una conseguenza del conflitto in Ucraina", hanno scritto in una nota gli analisti di Morgan Stanley.

Un ulteriore fattore di pessimismo è costituito dalla notizia che una delle maggiori città cinesi, Chengdu, ha annunciato un lockdown, oltre a lanciare una campagna massiccia di test per il Covid-19 della durata di quattro giorni.

I titoli minerari, fortemente esposti alla Cina, perdono il 3,79%, guidando i ribassi in Europa, mentre anche i titoli del lusso finiscono sotto pressione.

Lvmh, Kering ed Hermes registrano perdite intorno al 2%. Tra gli altri titoli, male anche Lufthansa, che è sceso del 3,52% dopo che un sindacato di piloti ha annunciato uno sciopero che avrà inizio domani, poiché non si è riusciti a raggiungere un accordo sui salari. 

Giù anche Reckitt Benkiser che perde il 4,51% dopo aver annunciato le dimissioni del Ceo Laxman Narasimhan, che abbandonerà l'incarico alla fine di settembre, dopo tre anni. 

Un inatteso segnale positivo giunge invece dalla Germania, dove le vendite al dettaglio sono cresciute dell'1,9% su base mensile a luglio, grazie alla ripresa delle vendite online e del settore alimentare. Gli analisti si attendevano una stagnazione.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri)