Lo STOXX 600 sia avvia così verso un calo settimanale del 2,4%.

Ieri la Banca Mondiale ha affermato che l'economia globale potrebbe avviarsi verso una recessione a causa dell'aggressività con cui le banche centrali affrontano l'impennata dell'inflazione, mentre il Fondo Monetario Internazionale ha detto di aspettarsi un rallentamento nel terzo trimestre. 

Intorno alle 11,25 tutti i principali indici settoriali perdono terreno, con i titoli tech, sensibili ai tassi, che subiscono un calo dell'1,63%.

Le società del settore postale e logistico crollano dopo che ieri la statunitense FedEx ha ritirato le sue previsioni finanziarie, mettendo in guardia su un rallentamento della domanda globale. 

I titoli di Deutsche Post, Kuehne & Nagel, DSV Panalpina e Royal Mail crollano tra il 2,59% e il 10,84%.

L'importatore di gas tedesco Uniper, che fatica a tenere il passo con i costi dopo l'improvviso taglio della fornitura di gas dalla Russia, crolla del 14,6%, finendo in fondo allo STOXX 600.

L'indice britannico FTSE 100 cede lo 0,2% dopo che i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese molto più del previsto ad agosto, un segnale ulteriore del fatto che l'economia britannica sta scivolando in recessione. Tuttavia l'indice, che risente delle esportazioni, è quello che ha subito il calo minore in tutta Europa, grazie all'indebolimento della sterlina. 

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Claudia Cristoferi)