(Reuters) - Le piazze europee sono in ribasso, anche se le perdite sono state limitate dai rialzi delle banche, mentre le aspettative di un altro forte rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve tengono sotto controllo eventuali scommesse azzardate e speculative. 

Intorno alle 10,24 lo STOXX 600 perde lo 0,19%, proseguendo un inizio di settimana debole, mentre le banche sono in rialzo dell'1,37%, dato che gli istituti di credito tendono a beneficiare di un contesto di tassi di interesse elevati.

La banca centrale statunitense effettuerà probabilmente il suo terzo rialzo dei tassi di interesse di 75 punti base domani, inasprendo la sua posizione per far fronte all'inflazione persistente.

I titoli svedesi  perdono lo 0,72% dopo che Riksbank ha aumentato i tassi di interesse di un intero punto percentuale, portandoli all'1,75% con una mossa inaspettata, e avvertendo che ci saranno ulteriori rialzi nel tentativo di far fronte all'impennata dell'inflazione.

I mercati seguiranno anche la decisione della BoE, prevista per giovedì, divisa sulla scelta di un rialzo da 50 o 75 punti base .

All'inizio del mese la Banca centrale europea ha aumentato il tasso di interesse sui prestiti di 75 punti base, il che ha aiutato le banche a sovraperformare rispetto agli altri settori, con guadagni superiori al 7% nel mese di settembre.

Le utilities tedesche Rwe e Unipersi sono avvicinate alla stipula di accordi a lungo termine per l'acquisto di gas naturale liquefatto (Gnl) dal progetto North Field Expansion del Qatar per sostituire il gas russo, secondo quanto riferito a Reuters da tre fonti informate sulla questione. 

Le azioni di Rwe perdono lo 0,12%, mentre Uniper cede il 2,78%. L'indice delle utilities è in calo dello 0,33%.

Le azioni di Bachem Holding sono in rialzo dell'8,88%, in cima all'indice STOXX, dopo che la società svizzera di biotecnologie ha firmato due nuovi contratti per i peptidi. 

In Germania, i dati hanno mostrato che i prezzi alla produzione sono cresciuti ad agosto ad un tasso record, sia in termini annuali che mensili, trainati principalmente dall'impennata dei prezzi dell'energia. 

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)