Alle 11, lo STOXX 600 cede lo 0,7%, con i titoli legati ai viaggi, i media e i servizi finanziari a registrare le performance peggiori.

Powell, pur definendo "considerevole" il recente aumento dei rendimenti, ha detto di non considerarlo un movimento "disordinato", né tale da aver spinto i tassi a lungo termine così in alto da richiedere un deciso intervento della Fed sui mercati per abbassarli.

Nelle ultime settimane, i rendimenti elevati hanno messo ulteriormente sotto pressione le società del comparto tech a forte crescita, così come quei settori che pagano dividendi costanti, quali utilities e beni di consumo di base.

Lo STOXX 600 è comunque indirizzato a chiudere la settimana in rialzo dell'1,2%, con gli investitori che hanno acquistato titoli sensibili alla crescita economica come quelli dei gruppi automobilistici, delle assicurazioni e delle compagnie energetiche, scommettendo su un rapido rimbalzo economico per l'anno in corso.

Sul fronte macro, gli ordini per i beni tedeschi sono cresciuti di più del doppio rispetto alle attese nel mese di gennaio, con una solida domanda estera a compensare la debolezza di quella interna.

I titoli legati al petrolio cedono solo lo 0,2%, sostenuti da prezzi del greggio vicini ai massimi di 14 mesi dopo che i paesi Opec e alleati hanno concordato di non aumentare le scorte ad aprile.

London Stock Exchange Group cede quasi il 5% malgrado abbia registrato risultati stabili per il 2020 e abbia annunciato un aumento del 7% dei dividendi.

La società francese di produzione di aerei Dassault aviation perde il 3,1% sulla scia di un calo dell'utile operativo adjusted trimestrale.

(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Milano Sabina Suzzi, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)