L'indice blue-chip FTSE 100 ha guadagnato lo 0,7% alle 0842 GMT, superando i colleghi europei, mentre l'indice FTSE 250 a media capitalizzazione è balzato dell'1,5%.
Il tasso annuale di inflazione è sceso al 2,5% a dicembre dal 2,6% di novembre, mentre l'inflazione core, che esclude i prezzi di energia, cibo, alcol e tabacco, è scesa al 3,2% dal 3,5%.
"La Banca d'Inghilterra si sentirà probabilmente incoraggiata a continuare il suo ciclo di allentamento a febbraio. E le aspettative di taglio dei tassi più in là nel tempo dovrebbero attenuarsi sulla base dei dati di oggi", ha dichiarato Sanjay Raja, capo economista britannico di Deutsche Bank.
I trader vedono attualmente oltre l'82% di tagli dei tassi d'interesse da parte della BoE a febbraio, e circa 50 punti base di allentamento entro la fine dell'anno, secondo i dati LSEG.
I rendimenti dei titoli di Stato britannici, nel frattempo, si sono allontanati dai massimi pluridecennali. Il rendimento del Gilt trentennale, che si trovava ai massimi dal 1998, è sceso al 5,42%.
I servizi di pubblica utilità, spesso scambiati come proxy obbligazionari a causa del loro reddito costante a prescindere dalla situazione economica, sono saliti dell'1,5%.
I costruttori di case, sensibili ai tassi, hanno guidato i guadagni tra i principali settori del FTSE, con un balzo del 4%. Il settore immobiliare è avanzato del 2,2%, mentre i fondi di investimento immobiliare hanno guadagnato il 2,4%.
Le banche britanniche come Standard Chartered, Barclays e NatWest sono salite di oltre l'1% ciascuna.
Le azioni del Regno Unito sono state sotto pressione negli ultimi giorni, in quanto gli investitori sono preoccupati dalla probabilità di un minor numero di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense e dalle politiche inflazionistiche dell'amministrazione del Presidente eletto Donald Trump.
Tra i singoli titoli, Currys ha registrato un'impennata dell'11% dopo che il rivenditore di articoli elettrici ha alzato le sue prospettive di profitto annuale dopo aver riportato un aumento del 2% delle vendite sottostanti per il periodo commerciale natalizio.