(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 31 ott - La corsa all'intelligenza artificiale stavolta spaventa i mercati, visti i tonfi di Meta e Microsoft a Wall Street legati al moltiplicarsi dei costi per stare al passo con le innovazioni nel settore tech. La delusione per i conti delle Big tech pesa così sugli indici europei, tutti in rosso a fine seduta, più delle attese sui tagli dei tassi. La convinzione che la Fed ridurrà di nuovo il costo del denaro a novembre -- grazie all'inflazione Pce statunitense in linea con le attese -- è infatti passata in secondo piano davanti ad alcune trimestrali di peso più deboli del previsto (a New York crollo a due cifre per i cosmetici di Estée Lauder, nel Vecchio Continente giù Bnp Paribas, strappa invece al rialzo SocGen). Si riscalda intanto anche l'inflazione europea, a ottobre salita al 2%, ma comunque in linea con il target della Bce. Ma gli investitori guardano già oltre, perché dopo la campanella di fine seduta arriveranno negli Usa i conti di Apple e Amazon.

A Piazza Affari, dove l'indice Ftse Mib chiude con un passivo dello 0,68%, riducendo le perdite sul finale, la mosca bianca è Stellantis (+2,93%) che supera così la prova del terzo trimestre nonostante ricavi in calo del 27%. Bene anche il comparto petrolifero grazie alla risalita del greggio. Sul fronte opposto la peggiore è St (-3,7%) con gli analisti preoccupati per stime sul prossimo anno. Male anche il lusso, assicurazioni e banche. Limita i danni Intesa Sanpaolo (-0,19%) che alza il target a nove miliardi di utili nel 2025.

Sul mercato valutario, infine, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,0858 (1,0860 in chiusura ieri), l'euro/yen a 165,47 (166,30) e il dollaro/yen a 152,39 (153,14). Il gas è in calo del 2% a 40,5 euro al megawattora. In risalita, infine, il petrolio con il Brent di dicembre a 73,2 dollari al barile (+0,9%) e il Wti a 68,3 dollari (+1,1 per cento).

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(RADIOCOR) 31-10-24 17:40:37 (0663) 3 NNNN


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October 31, 2024 12:40 ET (16:40 GMT)