MILANO (Reuters) - Seduta di vendite a Piazza Affari dove a dominare sono i realizzi causati anche dalle trimestrali inferiori alle attese.
A gelare gli animi anche i dati del Pil italiano che nel terzo trimestre ha deluso le aspettative con una crescita nulla.
L'attenzione degli investitori è rivolta al Pil del terzo trimestre sia negli Usa che nella zona euro, all'indice americano di inflazione Pce 'core' e, venerdì, ai payroll non agricoli negli Stati Uniti, importanti per avere indicazioni sul futuro percorso della Fed in materia di tassi di interesse.
Intorno alle 12,40 il Ftse Mib arretra dell'1,11%. Volumi pari a 980 milioni di euro. Negativo anche il resto d'Europa, mentre i futures sugli indici Usa sono in lieve rialzo.
I titoli in evidenza oggi
Forte ribasso per Campari a -14,8% che tocca nuovi minimi da maggio 2020 dopo i risultati del terzo trimestre chiuso con vendite e margini in calo, sotto le attese degli analisti. I broker stanno rivedendo le stime per l'anno e hanno abbassato il prezzo obiettivo sul titolo.
Venduta anche Moncler che cede il 2,1%, penalizzata dai risultati del terzo trimestre leggermente peggiori rispetto alle attese sul fronte dei ricavi. Il broker Intermonte ha rivisto al ribasso le proprie stime "di ricavi 2024 e 2025 -0,4%/-1,5% per tenere conto della continua volatilità del business".
Effetto risultati anche su Lottomatica che arretra dell'1,4% nonostante abbia chiuso il terzo trimestre con un Ebitda adjusted in aumento del 30%, comunque in linea con le attese e la conferma della guidance.
Edison risparmio arretra del 3,4% dopo i 9 mesi che vedono l'utile netto in calo per accantonamenti e la conferma della stima di Ebitda 2024.
Deboli le banche che arretrano su prese di profitto dopo il recente rialzo: le big Unicredit e Intesa in calo rispettivamente dello 0,4% e dell'1,3%. Un po' di pressione si registra su Mps che arretra dell'1,7%. Sul titolo pesa l'attesa di un nuovo collocamento. Oggi il Corriere della Sera scrive che il Mef avrebbe deciso di procedere con una cessione di una quota sul mercato per scendere sotto il 20% dal 26,7% attuale. Secondo Equita, "lo scenario standalone, con lo Stato che rimane primo azionista, si conferma a nostro avviso come quello più probabile, non solo in un'ottica di breve termine".
In vista dei risultati domani, Stellantis e Stm arretrano del 3% circa.
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)